Cgil, Cisl e Uil di Sassuolo confermano il giudizio negativo sull’aumento dell’addizionale Irpef deciso dai comuni del distretto e si mobilitano attraverso la convocazione dei delegati e attivisti e con presidi
itineranti presso le sedi dei comuni di Sassuolo, Formigine e Maranello.


Le iniziative di mobilitazione sono previste mercoledì 17 gennaio. Alle ore 9 presso la sala comunale Biasin (via Rocca, adiacenze palazzo Ducale) si svolge l’Attivo unitario di quadri, delegati, attivisti e pensionati. Al termine dell’Attivo, è previsto il primo presidio alle ore 10,30 davanti al Comune di Sassuolo, successivamente alle ore 11,20 circa il presidio si
sposterà presso il Comune di Maranello e infine alle ore 12,10 circa è previsto il presidio presso il Comune di Formigine.

Cgil, Cisl e Uil di Sassuolo sono preoccupati che un aumento della tassazione locale rischia di vanificare gli effetti redistribuitivi della Finanziaria,
aumento che per assenza di progressività si abbatte più pesantemente sui redditi medi e medio-bassi da lavoro dipendente e sulle pensioni.

Per Cgil, Cisl e Uil resta prioritaria l’invarianza della pressione fiscale e tariffaria per i cittadini, e chiedono ai Sindaci di utilizzare maggiormente la leva fiscale verso altri redditi (patrimoni, rendite
finanziarie, redditività delle imprese) e dare un’impostazione più chiaramente progressiva ed equa del sistema dei tributi locali.

Ai Comuni si chiede un confronto vero (e non solo dichiarato nei protocolli) sul bilancio 2007 in un’ottica di mandato, ovvero sull’intero triennio 2007-09, tenendo conto delle ulteriori nuovi entrate previste dalla Finanziaria nel triennio: istituzione del fondo per i piccoli comuni,
compartecipazione dinamica all’Irpef dal 2007, aumento dell’attuale gettito Irpef per il passaggio dal sistema delle deduzioni a quello delle
detrazioni, maggiori entrate dalla Regione per il fondo per la non autosufficienza, aggiornamento degli estimi catastali in vista del trasferimento della gestione del catasto, lotta all’evasione fiscale,
risorse messe a disposizione delle fondazioni bancarie nell’ambito dei progetti comunali.

Anche sul versante della spesa è necessaria (e possibile) una revisione, puntando sulla riorganizzazione delle macchine comunali (con attenzione particolare alla stabilizzazione e valorizzazione professionale del personale) e attraverso l’abbassamento dei costi istituzionali e della politica, accorpando e riducendo enti e consigli di amministrazione. E puntando, soprattutto, all’attivazione delle Unioni comunali, dando vita a reali gestioni associate dei servizi sociali e amministrativi. Non ultimo, intervenendo anche su consulenze esterne e sponsorizzazioni

Insomma, Cgil, Cisle e Uil chiedono una vera e propria ristrutturazione dei bilanci per condividere le priorità di intervento per uno sviluppo di
qualità e di sostegno al reddito delle fasce sociali più deboli, per estendere e qualificare la rete di welfare locale, per aiutare le famiglie.