Una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Carpi, nel corso di un regolare servizio perlustrativo con compiti antirapina, nel transitare di fronte alla locale filiale della Cassa Risparmio di Mirandola, in via Guastalla, notava una strana presenza all’interno dell’istituto di credito.


Insospettitisi i militari hanno deciso di approfondire il controllo: avvicinandosi all’entrata principale della sede, i militari constatavano la presenza di un soggetto femminile, evidentemente una dipendente in palese stato di disagio, e di un soggetto maschile, che, visto arrivare il carabiniere arma in pugno, con insolita calma gesticolava senza parlare come a far credere che fosse tutto a posto.
A quel punto i militari, compresa la delicatezza della situazione decidevano di fare irruzione nella banca e, senza fare ricorso all’uso di armi, riuscivano a neutralizzare il primo soggetto, che, posto vicino la porta di entrata, probabilmente aveva la funzione di ‘palo’. Appurato poi che vi era anche un altro complice, gli intimavano la resa e, immediatamente il medesimo, probabilmente intimorito dalla risolutezza dei Carabinieri, fuoriusciva da dietro il bancone, e si arrendeva spontaneamente senza opporre resistenza, consegnando la somma in contanti, ammontante a 1.200,00 euro che aveva già prelevato dalle casse.

Gli accertamenti successivi hanno consentito di identificare i due malviventi in C.V. 38 enne, pluripregiudicato per reati specifici e V.F. 28 enne, incensurato.
Entrambi sono stati tratti in arresto in flagranza per rapina in concorso.
A seguito di una perquisizione personale, all’interno della tasca della giacca di C.V., veniva rinvenuto e sottoposto a sequestro, un coltello a serramanico, tipo stiletto. Il successivo controllo dell’autovettura bmw 320 sw intestata al C.V., rinvenuta dietro l’istituto di credito, usata per raggiungere la banca e probabile mezzo di fuga, consentiva di rinvenire 7 telefoni cellulari, una parrucca, due paia di occhiali, due sciarpe, un cappellino e delle lentine a contatto cosmetiche, probabilmente materiale utilizzato per perpetrare altre rapine in zona, tutto sequestrato e posto al vaglio degli inquirenti.

Tutto il bottino è stato recuperato e restituito.
Gli arrestati sono stati associati al carcere di Modena.