Unioni civili: sì ai diritti, no ai riconoscimenti.
Intervento dell’assessore provinciale alla Solidarietà, Marcello Stecco.


“Credo, per dirla con Franco Battiato, di interpretare un “sentimento popolare” affermando che, a proposito di matrimonio e unioni civili non si avverte un’estrema necessità di dispute ideologiche.
Al contrario, siamo tutti chiamati a dar prova di autentica laicità, sul cui significato naturalmente occorre intendersi.
A me pare che prioritariamente significhi “chiamare le cose con il proprio nome”.

Il riformismo sociale ha due punti di riferimento:
– la Costituzione Italiana, cardine della convivenza civile, che contempla un solo genere di famiglia, quella nata dal matrimonio tra un uomo e una donna;
– il Programma dell’Unione che indica l’impegno a tutelare sul piano giuridico diritti, prerogative e facoltà delle persone che fanno parte delle unioni civili. Con l’ovvia conseguenza che i PACS, mai citati nel Programma dell’Unione, non potranno mai diventare un obiettivo del Partito Democratico… perché anche la coerenza é un contenuto essenziale della laicità.
Ne discende da un lato che non si tratta di prevedere il riconoscimento delle coppie di fatto, ma di estendere diritti civili ai conviventi, e dall’altro che i Registri Comunali delle coppie di fatto non hanno alcun senso. Anzi, sarebbe di buon senso toglierli laddove sono stati istituiti.
La legge sulle Unioni Civili sarà sotto il segno di una autentica e non ideologica laicità.
I cattolici impegnati in politica apprezzano la Chiesa che si esprime con chiarezza e che si assume fino in fondo la propria responsabilità evangelica e profetica.
Questa Chiesa e non una “Chiesa del silenzio” aiuta i cattolici, e non solo, ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità di scelta e mediazione.
Nella consapevolezza che la famiglia ha bisogno di essere difesa e promossa non solo sul piano etico ma anche sul piano sociale a partire dal sostegno economico ai giovani per costruirsi una famiglia e per donare la vita ai figli”.

(Marcello Stecco – Assessore provinciale alla Solidarietà)