C’è tempo fino a sabato 14 aprile per visitare Gian Burrasca e il Giornalino della Domenica, l’esposizione con cui la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia celebra il centenario di uno dei più fortunati periodici per ragazzi, lo storico “Giornalino della Domenica”.

Inaugurata lo scorso 20 gennaio, la mostra allestita nella saletta esposizioni della biblioteca (via Farini 3) ha riscosso grande successo di pubblico, un successo che ha spinto gli organizzatori a prorogarne apertura e ad accompagnare le opere esposte da alcuni incontri di narrazione e lettura.

Si comincia domani, sabato 17 marzo, alle ore 10.30 con l’interpretazione di Pino La Monica e l’Officina teatro Incanto (prenotazioni presso la biblioteca allo 0522.456084) e si proseguirà mercoledì 28 e giovedì 29, sempre insieme a La Monica, con due appuntamenti riservati alle scuole elementari e medie (prenotazioni tel. 0522.456077). Gli incontri saranno proposti anche negli spazi della biblioteca di San Pellegrino per i ragazzi della scuole della Quarta Circoscrizione.

Creatura di Vamba, pseudonimo del giornalista satirico Luigi Bertelli, il “Giornalino” nasce a Firenze nel 1906 con l’intento di educare e divertire i ragazzi tra i 7 e i 15 anni della borghesia dell’epoca, i futuri quadri dirigenti della nazione. Il suo programma è “Educare con immagini e parole”, un progetto che ha la sua bandiera nelle raffinate copertine illustrate dai più importanti disegnatori del tempo, fra cui Rubino, Scarpelli, Brunelleschi, Andreini, Finozzi, Tofano. Il “Giornalino” si presenta come un vero e proprio contenitore di rubriche fisse, di racconti, di fascicoli allegati, con il dichiarato proposito di dar voce ai bambini, creando una sorta di filo diretto con i piccoli lettori, spronandoli ad esprimere opinioni ed idee originali, ad organizzarsi promuovendo incontri e feste.
Fra le firme del “Giornalino” figurano scrittori di grande fama: Giovanni Pascoli, Grazia Deledda, Piero Calamandrei, Luigi Capuana, Ada Negri, Marino Moretti e molti altri. Anche la scrittrice reggiana Virginia Guicciardi Fiastri, che la critica del tempo definì la Deledda emiliana, prestò la sua collaborazione al “Giornalino” fin dai primi numeri, pubblicando alcune fiabe, ma soprattutto, con lo pseudonimo di Cavalletta, i vivaci racconti autobiografici di una sveglia ragazzina.

La mostra è aperta negli orari di apertura della biblioteca. Una sua sintetica presentazione è consultabile presso il sito internet della Biblioteca Panizzi.
Info: tel. 0522.456055; fax 0522.456081; e-mail.