Organizzato dal Comune di Fiorano Modenese e dal Centro per le famiglie, questa sera alle ore 20.30, presso l’Aula Magna della scuola primaria Enzo Ferrari in via Machiavelli 12 a Fiorano Modenese incontro sul metodo Feuerstein con Jael Kopciowski psicologa, psicoterapeuta, giudice onorario al Tribunale dei Minorenni di Trieste, formatrice Feuerstein, collaboratrice dll’International Center for the Assessment of Learning Potential, autrice di numerose pubblicazioni in ambito educativo.


La serata è rivolta a quanti si occupano di processi educativi: genitori, insegnanti, educatori e conferma la possibilità di aiutare le persone, in particolare quelle in difficoltà, a cambiare, a modificare positivamente per raggiungere una migliore qualità della vita. Reuven Feuerstein, psicologo israeliano il cui approccio educativo è diventato un punto di riferimento mondiale per il recupero di difficoltà cognitive/relazionali e per il potenziamento delle abilità di base anche in chi non presenta problemi, parlando dell’intelligenza, dice: “E’ ora di smettere di misurare ciò che non è misurabile, è ora di potenziare ciò che è potenziabile”. Ogni individuo è modificabile sul piano cognitivo in quanto l’organismo umano è un sistema aperto, caratterizzato da grande plasticità.
Il bambino non deve essere lasciato solo a crescere. Il ruolo dell’adulto è fondamentale per il suo sviluppo perché l’intelligenza è qualcosa che si può anche insegnare. Lo si fa guidando il soggetto ad osservare e a porsi domande; stimolandolo a confrontare oggetti ed eventi, a cercare collegamenti tra fatti in apparenza non correlati tra loro; inducendolo ad utilizzare un vocabolario corretto ed appropriato. Lo si fa insegnando al bambino ad avere fiducia in se stesso, a valutare in maniera obiettiva i propri successi, a far tesoro degli errori per imparare da essi, a rendersi conto che la collaborazione porta un arricchimento reciproco, che la condivisione aiuta a superare le difficoltà. Lo si fa attraverso la predisposizione di un ambiente attivo modificante, grazie alla mediazione che, secondo Feuerstein è elemento essenziale nel rapporto educativo.