Con riferimento alle notizie apparse sulla stampa locale del 19 aprile scorso relativamente ad un opuscolo prodotto dal Comune di Modena contro il consumo di droghe, l’Assessorato alle politiche per la salute ha inviato una precisazione.


“Tutte le politiche della Regione Emilia-Romagna sono tese a contrastare l’uso di sostanze legali e illegali che provocano dipendenza. In ogni territorio sono promossi interventi dalle Aziende Usl assieme ai Comuni, alle Scuole, al volontariato, per promuovere stili di vita rispettosi della salute e coscienza critica rispetto alle droghe. Questi interventi si inseriscono in una rete di servizi sanitari e socio-sanitari diversificata, nella convinzione che sia necessario intervenire contemporaneamente, e con coerenza, su prevenzione, cura, riabilitazione. Parallelamente, una istituzione pubblica deputata alla prevenzione e alla cura della salute di tutte le persone non può non farsi carico dei bisogni delle persone che consumano sostanze. Per questo intervengono le politiche di “riduzione del danno”.
Il fenomeno del consumo e abuso di sostanze stupefacenti è infatti estremamente complesso nelle sue manifestazioni e coinvolge un numero significativo di giovani e di adulti, i quali, anche se nella maggior parte non sviluppano dipendenze patologiche, mettono comunque in atto comportamenti a rischio per la salute e, a volte, per la loro stessa vita.


Proprio in tema di “riduzione del danno”, i messaggi informativi costituiscono un elemento di grande rilevanza e, per essere efficaci, devono informare in maniera chiara, scientificamente corretta e senza ipocrisie sugli effetti e sui rischi correlati all’uso.
E’ questo il caso dell’opuscolo prodotto dal Comune di Modena, il cui messaggio centrale è e resta quello della pericolosità dell’uso delle sostanze.
Questo tipo di informazioni non costituisce certo un incentivo all’uso di sostanze ma, al contrario, mettendo a disposizione dati reali, è sentito come credibile da chi lo riceve.
La distribuzione di questo opuscolo, come di altri disponibili in molte città dell’Emilia-Romagna nell’ambito dei progetti di “riduzione del danno”, alla cui realizzazione collabora la Regione Emilia-Romagna anche attraverso tavoli di confronto e di valutazione e attività di formazione degli operatori, è mirata, appunto, ai consumatori”.