Il titolare di una ditta che smerciava telefoni cellulari e’ stato denunciato all’autorita’ giudiziaria per violazione delle leggi sui reati tributari, avendo emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti, evadendo quasi due milioni di Iva


Frodando l’Iva intracomunitaria, il commerciante reggiano ha acquistato e rivenduto in due
anni telefoni cellulari per nove milioni e quattrocentomila euro evadendo 1.879.232 euro di Iva. La frode e’ stata scoperta dai funzionari dell’ufficio delle dogane di Reggio Emilia che hanno
indagato su segnalazione dell’Ufficio della dogane di Ravenna.


Il reggiano infatti, grazie all’Iva inevasa, ha potuto rivendere soprattutto a commercianti emiliano-romagnoli i telefonini acquistati all’estero (in ambito comunitario) a prezzi
sistematicamente inferiori a quelli di acquisto.


Il denunciato, che operava senza una struttura commerciale idonea, ha anche simulando acquisti
mai avvenuti di parti di computer che gli consentivano di
azzerare il suo debito d’Iva per i telefonini.