Sconcertante
Sconcertante che nel Quartiere Braida, negli stessi luoghi diventatati famosi al mondo intero per i fatti di cronaca che sono successi circa un fa, poco o nulla sia cambiato.
Abbiamo assistito, in questa sola settimana, agli stessi episodi che un anno fa ci venivano proposti sui telegiornali nazionali.


Nella serata di Lunedì 23 Aprile i Vigili del Fuoco sono dovuti intervenire domare le fiamme dei cassonetti e dei mucchi di immondizie posizionati sulla Circonvallazione di fronte al noto palazzo “il 189”.

Sabato 29 Aprile ore 23,20: scene di guerriglia urbana (di fronte allo stesso stabile) con lancio di oggetti metallici e no sulla Circonvallazione, spostamento delle transenne (presenti per la delimitazione del cantiere di lavori in corso) al centro della carreggiata, ecc…

Il tutto senza che nessuno sia intervenuto, solo un signore (probabilmente abitante di quella struttura) alla fine di queste scene indecenti, armato di scopa e badile, ha provveduto a pulire (a rischio della sua incolumità fisica) al meglio le corsie di transito di questa importante arteria.

Il tutto è iniziato e finito senza che nessuno intervenisse,e, ancora nella mattina di Domenica ,erano presenti i segni di quanto avvenuto nella notte.


Il cittadino chiama, ma nessuno ascolta e tanto meno nessuno risponde e interviene.
Con quale stato d’animo fra pochi giorni andremmo a compilare la dichiarazione dei redditi dove consapevoli che i NOSTRI denari servono per pagare quei servizi che COSTANTEMNTE non ci vengono forniti e sui quali non ci è permesso dire niente se non di essere additati e messi alla gogna dagli stessi.


Con quale stato d’animo viviamo la Nostra Città, andiamo a fare la spesa, andiamo al parco con i figli, ci attardiamo alla sera all’aperto a parlare, fare una passeggiata al fresco della sera, ecc…
E con quale stato d’animo pensiamo al futuro dei nostri figli e cosa facciamo per migliorarlo?
Quando ci lamentiamo per quel che succede, ci chiediamo cosa facciamo noi per cambiare?
Una sola e amara considerazione purtroppo viene dal profondo del cuore: ANDARSENE.



Battani Francesco