In merito alla lettera a firma del PCC (Partito Comunista Combattente) recapitata aggi ad alcuni giornali locali, trasmettiamo l’intervento del
vice presidente della Provincia di Bologna, Giacomo Venturi.

“Piena solidarietà a Sergio Cofferati e massima allerta delle istituzioni, delle forze sociali, politiche, sindacali e di ogni cittadino per
respingere le minacce al sindaco di Bologna contenute nelle lettere recapitate ad alcuni quotidiani bolognesi. Questa deve essere la nostra
reazione immediata e continua.
Non può esserci nessuno spazio per chi pensa di poter lanciare proclami deliranti che incitano alla violenza, nessuna tolleranza verso chi cerca
con questi mezzi di aprire varchi nel civile confronto politico. Il rifiuto della violenza, il metodo democratico, il rispetto della legalità e delle
istituzioni, il senso del limite nella critica e nella dialettica politica, anche quando il confronto si fa più aspro, devono saper condurre al
rispetto per la persona e per la sua inviolabilità: tutto questo è nel nostro patrimonio genetico e costituisce un valore fondante della politica.
Indicare nel Sindaco di Bologna il “simbolo del potere borghese neoconsociativista e razzista” significa voler colpire il cuore delle
Istituzioni cittadine ma anche il progetto di rinnovamento della politica e del Partito Democratico, di cui Cofferati è un convinto sostenitore, proprio nel momento in cui è maggiore lo sforzo dedicato a questi
obiettivi.
C’è uno strumentale e farneticante tentativo di incunearsi nella presunta crisi della politica e delle istituzioni, che alcune dichiarazioni hanno
contribuito ad alimentare, nel tentativo di ridare spazio a posizioni estremiste e violente appartenute ad altre tragiche stagioni.
E’ anche più inquietante che tali minacce avvengano tra il 25 Aprile e il 1° maggio, due date simbolo nella costruzione della democrazia e dello stato di diritto.
Oggi, così come in altre occasioni vissute in questi anni, Bologna deve sapere rispondere con la saldezza delle istituzioni e con il fronte comune
delle forze democratiche.
Così abbiamo sconfitto chi pensava, con il terrore, gli assassinii, gli attentati, di rompere il vincolo solidale che unisce rappresentanti e
rappresentati, di sconfiggere la ferma volontà dell’intera città didifendere la pace, la sicurezza, le sue istituzioni. Con questo stesso
spirito oggi ci stringiamo intorno a Sergio Cofferati e a difesa della democrazia e delle istituzioni”.