Venerdì prossimo 135 mila dirigenti medici e non medici della sanità pubblica sciopereranno contro il blocco del contratto scaduto nel 2005. Quarantacinquemila interventi chirurgici e cinque milioni di prestazioni sanitarie, dalle analisi ambulatoriali agli esami diagnostici, fino ad arrivare ai controlli veterinari nei mercati della carne e del pesce, verranno sospesi per tutta la giornata.

Saranno garantiti i servizi di assistenza ai ricoverati e tutte le prestazioni di urgenza ed emergenza. La conferma della protesta proclamata alcuni giorni fa è arrivata dal cartello sindacale unitario che vede la partecipazione di tutte le sigle del settore.

”E’ questo il primo sciopero dei medici pubblici contro il Governo Prodi”, ha spiegato Massimo Coccia, leader dei medici della Cgil. La protesta, oltre che per il rinnovo del contratto, ha sintetizzato il segretario dei medici dell’ Anaao Assomed, Carlo Lusenti, riguarda anche la questione del precariato medico, della libera professione intramuraria e la rivalutazione dell’ indennita’ di esclusivita’ di rapporto ferma al 2000.

Per quello che riguarda gli interventi chirurgici saranno garantiti solo gli interventi d’urgenza. Lo stop di venerdì prossimo agli esami diagnostici, per altro, comporterà anche un effetto sugli interventi dei giorni successivi. Molti interventi slitteranno per mancanza nelle cartelle cliniche di accertamenti cancellati nella giornata di sciopero.