Come è noto, le imprese con più di 15 dipendenti devono, per legge, assumere persone con svantaggi fisici, psichici e sociali. Un obbligo condivisibile, che però talvolta può diventare un grande problema, sia per le aziende, che rischiano di non riuscire ad individuare il personale adatto alla propria attività, sia per gli aspiranti dipendenti, che possono vedere disattese le proprie ambizioni professionali e le proprie capacità.

Per facilitare l’incontro tra queste due esigenze CNA e il Consorzio di Solidarietà Sociale – che associa 26 cooperative sociali in provincia di Modena – hanno stipulato una convenzione tesa, appunto, a favorire l’inserimento di queste persone. Ma la convenzione non opera solo facilitando l’incontro tra domanda ed offerta. Il protocollo d’intesa, infatti, stabilisce la presenza di un tutor che svolge funzioni di “facilitatore” interponendosi tra il disabile e l’impresa per cercare di risolvere i problemi di l’inserimento che potrebbero eventualmente verificarsi.

Operativamente, l’azienda si rivolge a Cna segnalando le proprie esigenze. A sua volta l’Associazione, assieme al Consorzio, individua una serie di candidati tra i quali l’impresa sceglierà la persona “giusta” per le proprie esigenze. Il tutor si incaricherà poi di facilitare l’inserimento professionale della persona così individuata. Un servizio, sia quello dell’individuazione dei candidati che del tutoraggio, reso in modo del tutto gratuito alle imprese.

“Con questa convenzione – ha detto Gerardo Bianchi, Responsabile della Divisione Politiche del Lavoro di Cna – abbiamo messo “a sistema” una serie di interventi sperimentali già posti in essere con successo in passato. Esperienze positive che crediamo possano essere replicate per favorire le imprese nell’espletamento di un obbligo che spesso determina criticità nella gestione delle imprese”.

“Crediamo – ha commentato Luigi Mai, Presidente della Cna Modenese – che il compito di un’Associazione come la nostra sia anche quello di contribuire allo sviluppo sociale. L’integrazione di persone disagiate rientra senz’altro in questa direzione e proprio per questo abbiamo voluto impegnarci affinché l’assunzione di questi lavoratori possa andare al di là di un mero obbligo legislativo”.

Si tratta della prima convenzione del genere stipulata nella nostra provincia e probabilmente sull’intero territorio nazionale. Per informazioni sul servizio è possibile rivolgersi alla dr.ssa Natascia Pellacani (tel. 059418111).