Il Consiglio comunale ha approvato nella serata di ieri il Bilancio consuntivo 2006 del Comune di Reggio Emilia, con 21 voti favorevoli (Sindaco, Ds, Margherita, Prc, Pdci, gruppo misto- Zini), 8 contrari (FI, An,. Udc, Lega nord, Gente di Reggio).
Il bilancio – che si chiude con un avanzo di 7.791mila euro e quindi con una disponibilità reale da impegnare di 1.760mila euro – è stato presentato all’assemblea dal vicesindaco e assessore al Bilancio Franco Ferretti.


“Per rispettare i vincoli del patto di stabilità – ha detto il vicesindaco Ferretti – come Comune di Reggio Emilia abbiamo dovuto adottare misure di riorganizzazione, di esternalizzazione e di contenimento della spesa che hanno creato difficoltà nella gestione, ma che, in forza delle politiche di bilancio adottate nel corso dell’esercizio 2006 hanno permesso di ottenere risultati positivi”.

Infatti la spesa corrente del Comune ammonta a 114.264.506 euro, 4.529.000 euro in meno rispetto al 2005 – di cui 3.472.000 di spese trasferite (Istituzione, Acer, Peri) – con una minore incidenza di spesa corrente di 1.057.000 euro sul 2005.

“Le minori risorse finanziarie a disposizione rispetto al 2005 – ha proseguito Ferretti – non hanno provocato una riduzione dei servizi, che al contrario mantengono alti i propri indici di qualità, in quanto le esternalizzazioni che abbiamo praticato per rispettare il patto di stabilità hanno consentito di rispettare gli obiettivi politici della relazione previsionale 2006 approvata dal Consiglio comunale. Per quanto riguarda le entrate si è fatto fronte alle voci di spesa del bilancio con entrate pari a 117.878.761 euro, il 2,56% in meno rispetto al 2005. Diminuzione che trova spiegazione e riscontro nelle manovre prima richiamate con riferimento alle esternalizzazioni”.

Il volume delle entrate è caratterizzato dalla diminuzione dei trasferimenti statali e della Regione e dall’aumento degli utili netti di Enìa (4.485.993 euro) e FCR (688.000 euro).
Per ciò che concerne il gettito della compartecipazione Irpef (6,5%) non essendo stato legato all’andamento dinamico dell’Irpef, è sostanzialmente uguale a quello del 2005 e del 2004, con una pressione tributaria pro-capite di 341 euro (343 nel 2005) al netto dell’effetto distorsivo della compartecipazione Irpef. Per quanto riguarda il gettito dell’addizionale Irpef (pari allo 0,2%), è rimasto vincolato all’ammontare del 2002, lasciando invariata l’addizionale anche per il 2007.
Prendendo in considerazione l’Ici, il gettito è di 44.298.105 (+ 2,27% rispetto al 2005, in linea con gli aggiornamenti catastali) pari al 37,6% delle entrate correnti (nel 2005 era al 36,6%) con un positivo recupero di arretrati, 952mila euro contro 811mila del 2005, frutto dell’azione di contrasto all’evasione.

“Occorre sottolineare – ha continuato Ferretti – che comunque la previsione iniziale del gettito non è raggiunta, a causa della diminuzione dei permessi per costruire e dell’esistenza di un’offerta di alloggi superiore alla domanda, che conferma un rallentamento del mercato immobiliare. Va insieme considerato il fatto che la nostra pressione fiscale è tra le più basse della Regione: 517 euro per abitante, mentre a Modena è di 718 euro, a Parma 529, a Bologna 877. La media regionale è di 604 euro (fonte Anci)”.

Per quanto riguarda gli investimenti, “siamo in presenza di una divaricazione tra previsioni di spesa e l’entità degli investimenti realizzati – ha detto il vicesindaco – vanno però considerati i vari elementi di variabilità e complessità relativi all’iter di attuazione dei programmi che hanno un respiro pluriennale, come è possibile evidenziare: nella previsione, non realizzata, della riscossione per la cessione degli indici di edificabilità, per circa 20 milioni di euro; nella ricollocazione e ridefinizione delle priorità dei lavori pubblici e nell’allineamento delle previsioni del bilancio comunale a quelle del bilancio provinciale e regionale (Centro Internazionale Infanzia, tangenziale sud-est, Canali-Baragalla; palazzo della concezione e sede municipale). L’ammontare complessivo di questa operazione è di 16.022.000 euro; nella politica perseguita come Amministrazione, tesa ad accelerare e a portare a conclusione i cantieri aperti ed ancora in corso. Infatti, e questo è un dato significativo, il volume dei residui passivi si riduce da 121,8 milioni di euro (2004) ai 112,1 milioni nel 2005 ai 96,3 milioni nel 2006. Il rapporto pagamenti-impegni passa in percentuale dal 36,42% del 2005 al 47,28% del 2006”.

Per quanto riguarda l’indebitamento, il consuntivo 2006 rispetta pienamente le norme del patto di stabilità dimostrando l’efficacia della gestione dinamica del bilancio seguita all’approvazione tecnica (bilancio di contrasto alla finanziaria) del bilancio di Previsione 2006. Il valore assoluto dell’indebitamento diminuisce da 181 milioni a 175 milioni con un debito procapite in calo (nel 2006 1097 euro; nel 2005 1150). Va sottolineato che nonostante l’aumento dei tassi, gli interessi passivi non crescono per la puntuale gestione finanziaria del bilancio.

“Il consuntivo 2006 – ha concluso Ferretti – si chiude con un avanzo di 7.791.000 euro (4 milioni già iscritti nel bilancio di previsione; 2 milioni vincolati) e quindi con una disponibilità reale da impegnare di 1.760.000 euro dei quali un milione per investimenti e 760mila per spese correnti straordinarie. Il patrimonio del Comune aumenta con la crescita delle immobilizzazioni materiali da 653 milioni del 2005 a 672 milione del 2006.
Per quanto riguarda il patrimonio netto, passa da 590.056.827 a 574.113.699,07. Questo dato è stato influenzato dai processi riguardanti gli assetti societari legati alla fusione di Agac con Parma e Piacenza e dalla differenza di valore del trasferimento del patrimonio immobiliare da Acer al Comune.
Va comunque rilevato che il valore delle immobilizzazioni aumenta rispetto al 2005 (nel 2005 931.199.550; nel 2006 936.794.842).
Naturalmente il conto economico vede un segno negativo (- 15.943.128 euro) per le ragioni suesposte che riguardano appunto un fatto tecnico e non politico, relativo alla riduzione della nostra quota azionaria in Enia conseguente, per legge, alla fusione con Tesa”.

Il Consiglio ha inoltre approvato un odg nel quale si impegna la giunta a “esercitare nella sua attività politico amministrativa il maggiore sforzo possibile” per raggiungere gli obiettivi di sostegno delle “politiche sociali per un welfare capace di rispondere ai problemi della comunità reggiana, in particolare verso gli anziani e le nuove generazioni e di continuare a espandere la capacità di investimento del Comune in campo infrastrutturale e sociale”.

L’odg, sottoscritto da Ds, Pdci, Margherita, Prc, è stato approvato con 20 voti favorevoli (sindaco, Ds, Pdci, Margherita, Prc, gruppo misto-Zini) e 8 contrari (FI; An, Udc, Lega nord, Gente di Reggio).