È stato presentato oggi al teatro Valli il masterplan per la riqualificazione dell’area Officine Reggiane, che contiene le linee di indirizzo approvate dalla Giunta comunale il 30 maggio scorso, ora alla base del Concorso internazionale di progettazione.

Nel corso di un incontro pubblico, il sindaco Graziano Delrio, l’assessore comunale all’Urbanistica Ugo Ferrari, l’architetto del Centro cooperativo di progettazione Antonio Malaguzzi (al quale è stata affidata l’elaborazione del masterplan), l’architetto dello studio ‘Isola Architetti’ Aimaro Isola, il docente del Mit di Boston Dennis Frenchman, il professor Giandomenico Amendola della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e l’architetto Andreas Kipar hanno illustrato il piano-guida – frutto del lavoro del Gruppo tecnico pubblico-privato istituito in seguito a un’intesa sottoscritta nel marzo 2006 da Comune, Provincia, proprietà, Associazione industriali e Organizzazioni sindacali – per il recupero dei 260mila metri quadrati che oggi separano il centro storico dai quartieri a nord della città.

“Le Reggiane in passato sono state generatrici di sapere e di competitività – ha detto il sindaco – La sfida è che lo tornino ad essere. Questa non è un’area qualsiasi, ma un’area che deve diventare un’opportunità e legarsi ai territori circostanti. Il nostro punto di partenza è il Centro internazionale Malaguzzi, un luogo di eccellenza dove vengono persone da tutto il mondo per discutere di infanzia. Partendo da questa esperienza, il nostro obiettivo è fare dell’area Reggiane un polo di attrazione di talenti, un luogo che costruisce comunità creativa, e fare questo in un’ottica europea. Questa è una grande sfida, ma Reggio ha già tutte le caratteristiche necessarie per diventare un polo di attrazione di saperi”.

Il masterplan mette al centro della riqualificazione, come magnete principale dell’area, la nascita di un Polo dell’innovazione che sarà sede di progetti di eccellenza legati alla ricerca e all’innovazione del territorio reggiano, guardando anche a relazioni con partner e scenari internazionali. In particolare, laboratori di ricerca, incubatori e spin off di imprese, con interesse verso i programmi di sviluppo e ricerca relativi alla meccatronica, alla bioarchitettura, al risparmio energetico e alle nuove fonti di energia rinnovabili. Un polo che può stabilire sinergie con il Centro internazionale dell’Infanzia Malaguzzi e con l’Università di Modena e Reggio Emilia al San Lazzaro.

Nelle intenzioni del masterplan, il polo si pone al futuro della città, come erede della capacità di innovazione che è stata la forza delle Officine Reggiane. Un luogo di idee, che guardi alle giovani generazioni e che intende agire nella valorizzazione di giovani talenti,
ovvero di ricercatori e giovani imprenditori, che a Reggio Emilia trovino la possibilità di realizzarsi, in un contesto di alta qualità di vita e di servizi.

Il masterplan, inoltre, attraverso uno studio territoriale approfondito valorizza il contesto dell’area con attenzione alla qualità urbana, alla sostenibilità ambientale, all’accessibilità e con positive ricadute su zone limitrofe della città, su cui sono in corso programmi di qualificazione urbana.
Particolare attenzione è stata posta verso la salvaguardia della memoria, conservando non solo la struttura urbanistica dell’area, ma anche i complessi di edilizia industriale di maggior interesse. Si prevede una sede museale/parco della scienza per promuovere il patrimonio archivistico delle Officine Reggiane.
Relativamente alle destinazioni d’uso, il masterplan prevede una serie di funzioni tipiche del terziario avanzato, con una forte integrazione delle diverse funzioni pubbliche e private: la residenza dovrà essere interpretata come funzione di presenza costante di persone nell’area, e di non abbandono nelle ore notturne, e dedicata in particolare a ospitare studenti e ricercatori, in un’idea innovativa di qualità dell’abitare.

A partire dal mese di settembre, dopo avere concluso la prima parte di confronto e approfondimento con la città e aver raccolto valutazioni e pareri, inizia la nuova fase di lavoro prevista dall’Accordo di programma, con la definizione delle procedure e dei contenuti per la promozione di un Concorso internazionale ad inviti, che avrà come riferimento il masterplan approvato.
La scelta del progetto vincitore avrà come esito conclusivo la discussione e l’approvazione da parte del Consiglio comunale del Pru-Piano di Riqualificazione Urbana e del relativo accordo di programma.

Nella fase di analisi e di definizione del masterplan, redatto dal Centro cooperativo di progettazione, ci si è avvalsi del contributo dello studio Isola Architetti, dell’architetto Dennis Frenchman, professore del Mit di Boston, del professor Giandomenico Amendola della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e dell’architetto Andreas Kipar.
Il percorso è stato ricco di studi, quali la ricerca e l’analisi di casi studio italiani europei relativi alle aree di trasformazione urbana, culminato nel convegno “Le Reggiane, area strategica tra vecchia e nuova identità urbana”, i Forum di novembre e dicembre 2006 dedicati ai temi dell’innovazione e della Memoria, il workshop internazionale della Università di Ferrara e dei Politecnici di Catalogna e di Monaco di Baviera, i cui esiti sono stati presentati a Reggio il marzo scorso.