E’ in crescita costante la popolazione scolastica delle superiori della provincia di Modena: a partire da lunedì 10 settembre saranno infatti a scuola circa 28.974 studenti (di cui circa 641 negli istituti paritari privati) con un incremento di 1361 iscritti rispetto all’anno scorso), salutati dal vice ministro all’Istruzione Mariangela Bastico che incontrerà gli studenti e gli insegnanti del liceo scientifico Tassoni per dare l’avvio ufficiale al nuovo anno scolastico.


Parallelamente al numero degli studenti, aumenta anche il numero delle classi che passano da 1214 a 1234. I “primini” sono 7260 (un’ottantina in più dello scorso anno).
L’incremento è dovuto all’aumento costante della popolazione residente nella fascia di età 14/18 anni che passa da 28.626 nel 2006 a 28.963 nel 2007. Un secondo fattore contribuisce poi ad accrescere in modo determinante il numero dei frequentanti: il pendolarismo degli studenti provenienti da fuori provincia, in particolare Reggio Emilia, Mantova e Bologna, consolidato ormai al 10 per cento degli studenti iscritti alle scuole superiori.
La popolazione scolastica cresce anche perché calano gli abbandoni che erano pari all’otto per cento nel 2001/2002 e sono scesi al 6,6 per cento nel 2003/2004 (ultimo dato disponibile). Come sottolinea Silvia Facchini, assessore provinciale all’Istruzione: “Un risultato positivo dovuto all’esito delle politiche e degli interventi che promuovono il successo formativo, messe in campo dalla Provincia ma condivise dalla scuola e da tutti i soggetti interessati. Questo ci permette di affrontare con più serenità l’innalzamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni – aggiunge l’assessore – perché, grazie alle opportunità offerte, nella nostra realtà la quasi totalità degli studenti passa già alla scuola superiore”.
L’istituto tecnico è l’indirizzo preferito dai modenesi (con iscrizioni stabili pari al 38,6 per cento degli studenti frequentanti), seguito dai licei in leggero incremento (+ 0,6 per cento) che porta il dato degli iscritti al 35 per cento. In progressivo calo, circa mezzo punto percentuale e più contenuto rispetto al passato, è l’istruzione professionale, di poco superiore 22 per cento, mentre quattro studenti su cento scelgono l’istruzione artistica.