Tre sessioni plenarie e una sessantina di
sessioni “a tema” su questioni al centro del dibattito criminologico contemporaneo. Più un centinaio di seminari su argomenti quali la devianza giovanile, le vittime di reato, la criminalità transnazionale o
organizzata, il terrorismo, le politiche locali di sicurezza, la prevenzione.

Sono questi, in sintesi, i contenuti di “Crime, crime
prevention and comunities in Europe”, settima Conferenza annuale delle Società europea di criminologia, in programma a Bologna da domani, 26 settembre, fino a sabato 29. Quattro giorni di studio e confronto – la lingua ufficiale della Conferenza è l’inglese – organizzati dalla
Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna (Dipartimento di Scienze dell’Educazione) che si svolgeranno in sedi diverse (dall’Aula Magna di
Santa Lucia al complesso di San Giovanni in Monte, alla Facoltà di Giurisprudenza). Alla Conferenza, che vedrà la presenza di alcuni dei massimi esperti di criminologia a livello internazionale, sono iscritti
circa 800 partecipanti. Per il primo giorno sono previste l’accoglienza dei partecipanti e una serie di pre-conferences; giovedì 27 si svolgerà la
cerimonia di apertura della Conferenza, riservata agli iscritti.
Porteranno i saluti Monica Donini, presidente dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna, e Pier Ugo Calzolari, magnifico rettore
dell’Università di Bologna.

“Si tratta indubbiamente di un appuntamento internazionale, soprattutto a livello scientifico, per gli operatori del settore della sicurezza e della
prevenzione – sottolinea Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della giunta regionale – . Un’opportunità preziosa per
valorizzare ancora di più e qualificare il lavoro svolto dalla Regione Emilia-Romagna sui temi della sicurezza. La nostra Regione – ricorda
Bertelli – ha acquisito prestigio a livello europeo nel campo della ricerca e messa a punto di politiche locali di prevenzione, e si caratterizza come una delle realtà istituzionali in grado di orientare
anche la ricerca criminologica sui temi della sicurezza urbana e della prevenzione”.

La Società europea di criminologia è un’associazione di studiosi ed esperti di criminologia e di sociologia nata nel 2001. Forte di circa 500 soci, in rappresentanza di numerose università e centri di ricerca di tutt’Europa, rappresenta attualmente l’organizzazione più attiva e innovativa nella ricerca criminologica in Europa. Al suo interno sono state create reti di studiosi ed esperti, una delle quali (la “Rete dei
ricercatori ed esperti dello sviluppo delle politiche per il governo della sicurezza”) ha visto in questi anni la partecipazione attiva del servizio
delle Politiche per la sicurezza e polizia locale della Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa più importante della Società è proprio la
conferenza annuale, che si tiene ogni anno in un paese europeo ed è la sede più importante di confronto e di discussione sulle tematiche
criminologiche in generale e sui temi della prevenzione e della sicurezza in particolare.

A partire da domani, oltre alle tre sessioni plenarie (l’impatto della
prevenzione della criminalità; la criminologia e il sistema di giustizia penale in Italia; minoranze etniche, pluralismo e religione) sono in
programma un centinaio di seminari paralleli e circa sessanta sessioni tematiche. Alle sessioni plenarie sono stati invitati esperti di fama
internazionale, come Michael Tonry (University of Minnesota e Netherlands institute for study of crime and law enforcement), Ronald Clarke (Rutgers University, New Jersey), Richard Tremblay (University of Montreal), Ernesto U. Savona (Transcrime – Joint Research Centre on
Transnational Crime – Università degli Studi di Trento e Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), Uberto Gatti (Università di Genova), Dario Melossi (Università di Bologna).