Enrico Aimi, Presidente Provinciale e Consigliere Regionale di Alleanza Nazionale è così oggi intervenuto a commento dell’indagine pubblicata nell’edizione odierna dal Sole 24 Ore e che vede il comune di Modena ai vertici della classifica che analizza l’incidenza del prelievo fiscale in ambito locale.

“Alla fiera delle tipicità locali modenesi, mancava solo una voce: quella dell’aumento delle tasse. Ed oggi l’abbiamo. Siamo secondi in regione, come città per questo tipo di salasso, dietro solamente a Bologna e con un prelievo pro capite, per i nostri concittadini, aumentato (indice il Sole 24 ore di oggi) del 10,3% nel giro di un solo anno. La notizia, per noi altamente preoccupante, non mancherà invece di far felice qualche assessore (Lugli), preso com’è nella rincorsa per eguagliare, se non superare, la perdita di autorevolezza del capoluogo di regione acquisita sotto la gestione Cofferati, ma in giunta c’è anche chi, come Padoa Schioppa, vorrebbe farci pagare le tasse sorridendo perché sostiene, ed è l’Assessore al Bilancio Frieri, che, da noi, a maggiori tasse, corrispondono maggiori servizi. Ci dimostrino allora i nostri assessori che a Modena viviamo meglio di Milano (che non ha mai applicato l’addizionale Irpef ) o di Verona, o di Cremona o di Parma od anche della vicina Reggio Emilia, città non certo di serie B ma nelle quali il peso del fisco è decisamente assai inferiore. All’ombra della Ghirlandina si continuano invece a penalizzare fiscalmente i cittadini raccontando frottole inaudite e, da qualsiasi parte si volga lo sguardo, dalla viabilità alla sicurezza, dagli investimenti per rilancio del territorio sino ai trasporti locali, il piatto piange. Quali sono – si chiede Ancora Aimi – i servizi sui quali si è avuto in termini concreti un ritorno in benefici? Forse quelli di Hera che a distanza di un anno e mezzo dopo aver promesso mari e monti, come già in altre realtà locali precedentemente acquisite, continua imperterrita nella politica dei rincari? O i provvedimenti adottati dal Comune contro la criminalità che stanno danno risultati visibili solo col contagocce? E quale utile ha dato, a suo tempo, la dismissione delle azioni Autobrennero che, se conservate, ci permetterebbero oggi di avere una decisa voce in capitolo nelle decisioni sul futuro dei collegamenti di questo importantissimo asse, oggi in fase di forte espansione? Solo da una parte però il comune non pecca: “da noi si investe in cultura”. Cultura orientata, ma sempre cultura. Dopo la lezione politica estiva di Veltroni – sulla quale non è mai stata fatta abbastanza luce – ecco che l’autunno pende verso il Partito Democratico: un’occhiata veloce agli ospiti ed agli interventi previsti al Baluardo della Cittadella (manifesti con logo e benedizione comunale) per scoprire che sono tutti o quasi simpatizzanti o amici del novello Pd. Certo che se le addizionali, Ici od Irpef che siano, devono servire a questo – conclude Aimi – ben venga, come ultima chance, anche l’arma dello sciopero fiscale…”.