In relazione al caso del neonato deceduto in maternità al Maggiore, trasmettiamo una chiarazione della direzione dell’Azienda USL di Bologna.

“Confermiamo la massima collaborazione alle indagini in corso da parte della Magistratura, e, nel rispetto di queste, non commentiamo, nel merito, le indiscrezioni apparse oggi sui giornali. Siamo stupiti, tuttavia, per il fatto che, in un caso di così particolare complessità, qualcuno, ad analisi ancora in corso, abbia già potuto trarre delle conclusioni. Com’è noto, infatti, la Procura ha dato sessanta giorni di tempo per la deposizione della relazione conclusiva.
Nessuna autoassoluzione preventiva, dunque, da parte dell’Azienda USL di Bologna, che infatti aveva segnalato il caso all’autorità giudiziaria, al contrario fiducia nelle indagini della Magistratura e nei tecnici impegnati nella perizia”.