La tragedia di questa mattina al Tribunale di Reggio Emilia non suscita soltanto enorme dolore, ma anche una grande rabbia e un profondo sconforto. Perché è una tragedia che poteva, doveva essere evitata e che deve spingere l’intera comunità provinciale – a tutti i livelli – a riflettere. Su quello che non è stato fatto, certamente, ma anche su quello che è stato fatto. Che non è poco, che sicuramente è più di quanto viene fatto altrove, ma che evidentemente non è abbastanza.


Questa famiglia non era abbandonata a sé stessa. Reggio Emilia, anche a Vyosa, ha saputo dare accoglienza, solidarietà, aiuto. Anche questa mattina aveva al suo fianco tante persone disposte ad assisterla, a partire dall’avvocatessa Giovanna Fava, che ha rischiato di pagare con la vita il proprio impegno professionale e civile a favore dei diritti delle donne. Eppure la giovane vita di Vyosa è stata dolorosamente colpita, altre due persone sono morte, altre ancora sono state ferite o – come le famiglie dei protagonisti – sono rimaste comunque vittime di questo gesto di follia.

Questo non significa che dobbiamo arrenderci o abbandonare quanto – tanto o poco che sia – è stato fatto finora. Ma semmai spingerci a impegnarci ancora di più, a rinnovare i nostri sforzi perché il nostro obiettivo principale penso debba rimanere non tanto quello di riempire uffici pubblici e case private di sistemi di sicurezza, ma di far sì che di queste misure non ci sia bisogno. Non dobbiamo evitare che tragedie del genere accadano in un Tribunale, ma che si verifichino punto e basta: dentro come fuori da un’aula, tra le mura domestiche come per strada.

Su questo, credo, dovremo tutti riflettere da domani. Oggi è tempo di piangere tutte queste vite orribilmente spezzate ed esprimere il nostro affetto alle loro famiglie, la nostra vicinanza alle persone ferite ed il nostro ringraziamento alle forze dell’ordine che hanno impedito conseguenze ancora più drammatiche.

Alle amiche della Casa delle donne che da tanti anni hanno dato vita a una delle esperienze più straordinarie d’Italia voglio esprimere un particolare ringraziamento e rassicurarle del fatto che saremo al loro fianco anche in futuro. Alla cara amica Giovanna Fava, con la quale condividiamo tanti valori e che ci ha aiutato proprio di recente ad elaborare un parere di prospettiva sulla violenza contro le donne migranti per la Commissione europea, rinnovo affetto, solidarietà e stima.

Sonia Masini
Presidente della Provincia di Reggio Emilia