La situazione delle opere viarie del nostro territorio è stata oggetto di numerosi ordini del giorno discussi ieri dal Consiglio provinciale. Il primo, presentato inizialmente dal gruppo di Alleanza nazionale e successivamente approfondito in IV Commissione, chiede il trasferimento delle funzioni e delle risorse proprie dell’Anas alla Regione Emilia-Romagna, in particolare per quanto riguarda “la progettazione, l’esecuzione, la manutenzione, la gestione e la vigilanza” delle strade statali 64 Porrettana e 9 via Emilia.

Ciò permetterebbe, recita il documento, una riduzione dei tempi ed una semplificazione delle procedure tecnico-amministrative per ogni intervento strutturale su queste strade,
superando i numerosi e complessi, ostacoli che oggi ne impediscono – di fatto – l’esecuzione. Secondo il documento appare evidente “che l’ente Anas non è più in grado di svolgere il proprio compito e le proprie funzioni istituzionali in maniera coerente e tempestiva, in accordo con le esigenze di sviluppo delle Comunità locali, specie le più decentrate e deficitarie dal punto di vista logistico e strutturale”.
L’odg, pertanto, invita il Governo, la Regione Emilia-Romagna e le Province ad avviare un confronto per permettere il trasferimento della gestione
della rete stradale oggi ancora di competenza dell’Anas, naturalmente con relative risorse finanziarie.

L’odg è stato approvato con 21 voti favorevoli (An, FI, Ds, Margherita), 2 astenuti (Sd) e 3 contrari (Verdi, PdCi, Rc)

Sulla necessità che l’Anas trasferisca la gestione delle strade statali 64 Porrettana e 9 via Emilia, alla Regione, è stato presentato un ordine del
giorno anche dalla Sinistra radicale e da Sinistra democratica, successivamente approvato all’unanimità. In esso si chiede al Governo
nazionale e alla Regione di avviare un confronto per permettere il trasferimento della gestione e delle risorse alla Regione, ma anche i
fondi per completare il Servizio ferroviario metropolitano, ritenuto fondamentale per lo sviluppo sostenibile dell’intero territorio
provinciale.

Un altro odg presentato prima dalla maggioranza e in seguito dalla IV Commissione, fa propria la richiesta avanzata nei giorni scorsi dai Comuni dell’area est della provincia di proseguire nei tempi inizialmente previsti, e comunque più rapidi possibili, l’iter per realizzazione della Complanare all’A14. La storia di quest’opera inizia nel 2000 quando è stato
inaugurato il lotto 0 (San Lazzaro-Idice); nel 2005 si è realizzato il lotto 1 (fino a Ozzano lato sud) ed è stato appaltato il lotto 2, che però
non è partito nonostante gli enti locali abbiano da tempo provveduto all’’esproprio dei terreni. Ora, secondo quanto il capo dipartimento Anas
ha riferito alla IV Commissione, il secondo lotto verrebbe accorpato al terzo (Ozzano-Osteria grande lati nord e sud) e finanziato nel Piano Anas
solo nel 2011. Ciò, sostiene il documento, penalizza un territorio già in forte difficoltà dal punto di vista della mobilità, compromettendone anche la competitività delle imprese insediate in quell’area.
Il documento, che è stato approvato all’unanimità, impegna pertanto la Giunta provinciale, in rapporto con gli enti locali coinvolti e la Regione, ad operare per far si che il finanziamento della Complanare sia inserito tra le priorità da realizzare nel piano quinquennale Anas.

Infine, i consiglieri Renato Ballotta (Ds), Gabriele Zaniboni (Margherita) e Sergio Caserta (Sd) in un altro ordine del giorno, sostengono le
istituzioni bolognesi impegnate in questi giorni a far riconoscere attraverso la richiesta di adeguati finanziamenti, il ruolo fondamentale di
Bologna come nodo nevralgico in Italia per le infrastrutture, in particolare per il Passante nord e il Servizio ferroviario metropolitano.
Gli undici Comuni interessati, la Giunta provinciale e il Comune di Bologna, hanno infatti predisposto un emendamento alla Finanziaria nel quale prevedere il finanziamento, per il 2008, di cinque milioni di euro indispensabili per la progettazione del Passante.

Il documento è stato approvato con 22 voti favorevoli (Ds, Sd, Margherita, FI e An), contrari i
Verdi, 2 astenuti Rc PdcI.