La Giunta regionale della Toscana intenderebbe creare con legge una tessera sanitaria per gli extracomunitari irregolari per garantire loro non solo prestazioni di urgenza ma esami clinici e l’assistenza di medici di base; tale legge avrebbe inoltre l’obiettivo di regolare, oltre alla salute, anche i campi di intervento della casa, della formazione e dell’informazione.


E’ quanto segnala, in un’interrogazione, il Consigliere regionale di Forza Italia Andrea Leoni, il quale chiede al presidente della Regione se sia a conoscenza e se confermi la volontà della Regione Toscana di procedere all’introduzione, per legge, della tessera sanitaria riservata ai clandestini presenti nel nostro Paese e, in caso affermativo, quale giudizio ne dia.

Leoni vuole inoltre sapere se anche la Regione Emilia Romagna intenda assumere analoghe “inconcepibili” iniziative a riguardo e in caso affermativo, in quali tempi e con quali costi a carico dei contribuenti.

“Stupisce ogni giorno di più la volontà ed il tentativo delle Amministrazioni di sinistra di ‘aggirare’ le leggi esistenti”, commenta l’esponente azzurro, chiedendo quali siano i limiti di intervento delle Regioni in questo settore, nell’ambito della competenza esclusiva in materia di immigrazione e della potestà concorrente in materia di tutela della salute.

In Italia le cure mediche urgenti sono già garantite a tutti, clandestini compresi, i quali spesso usano in modo improprio il servizio d’urgenza, rileva il consigliere, facendo presente che l’approvazione della proposta in questione provocherebbe, oltre che una vera e propria sanatoria di fatto, anche un innalzamento vertiginoso del numero di immigrati clandestini che da tutto il mondo si riverserebbero nelle strutture sanitarie italiane, determinando così l’automatica riduzione, nella quantità e nella qualità, delle prestazioni sanitarie a favore dei cittadini italiani.

Tale iniziativa, aggiunge Andrea Leoni, pregiudicherebbe l’unità e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale anche sotto l’aspetto economico finanziario generale. Il Consigliere, infine, domanda a quanto ammontino le spese del servizio sanitario nazionale per le prestazioni d’urgenza ai clandestini negli ospedali dell’Emilia Romagna dal 2000 ad oggi.