La problematica posta dal Direttore del Policlinico relativa alla carenza di posti letto nel reparto di Medicina internistica è ormai una delle criticità strutturali del sistema sanitario modenese che le organizzazioni sindacali confederali hanno già posto all’attenzione nell’ambito della Conferenza Territoriale Socio Sanitaria. Lo affermano Cgil-Cisl-Uil a seguito del documento inviato da Stefano Cencetti sull’emergenza posti letto.

“Da tempo condividiamo la necessità di arrivare alla definizione di un nuovo PAL (Piano Attuativo Locale) – dicono Tania Scacchetti (Cgil), Francesco Falcone (Cisl) e Luigi Tollari (Uil) – L’ultimo Piano nel quale si è definita la struttura dei posti letto a livello provinciale risale al 1997 e, indubbiamente, tale struttura è in parte superata dall’evoluzione demografica e sociale (incremento nascite, allungamento della vita, immigrazione ecc.) del nostro territorio. In concomitanza con l’avvio di questa discussione consideriamo necessario ragionare comunque, in tempi brevi, di possibili soluzioni organizzative alle problematiche evidenziate che valorizzino tutto il sistema della rete ospedaliera provinciale”.

Per Cgil-Cisl-Uil sono queste, unitamente ai temi dello sviluppo, dell’equità, della coesione sociale e della qualità del lavoro, le priorità da affrontare nella concertazione. Non a caso sono le priorità contenute nella piattaforma inviata lo scorso anno a tutti i Comuni modenesi, alla Provincia e a tutte le forze politiche.
“È indispensabile, non solo in ambito sanitario, che il sistema dei servizi sia in grado di garantire a tutti i cittadini risposte di qualità a bisogni sempre maggiormente diversificati. Per fare questo è necessario non solo ragionare dei necessari miglioramenti dei modelli organizzativi e del tipo di servizi che si possono mettere in campo, ma anche operare verso una sempre maggior stabilizzazione e formazione del personale medico, infermieristico e di supporto; la qualità del lavoro degli operatori è, infatti, elemento fondante e imprescindibile della qualità del servizio che gli stessi sono chiamati ad assolvere. Per queste ragioni abbiamo sollecitato la ripresa del confronto in Conferenza Territoriale Socio Sanitaria, auspicando – concludono Cgil-Cisl-Uil – che queste e altre problematiche possano trovare soluzioni condivise e concordate”.