Nel primo semestre del 2007 i modenesi hanno prodotto quasi 214 mila tonnellate di rifiuti, di questi 85 mila (il 40 per cento) sono stati raccolti in modo differenziato, contro il 39,3 per cento del primo semestre 2006. I dati, disponibili nel sito della Provincia, sono forniti dall’Osservatorio provinciale sui rifiuti sulla base delle informazioni fornite da Comuni e gestori del servizio Aimag, Geovest, Hera e Sat.

«La raccolta differenziata – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – cresce ancora anche se siamo lontani dall’obiettivo del 55 per cento individuato dal Piano rifiuti. Tuttavia le performance superiori al 50 per cento in diversi comuni ci fanno ben sperare. Altri due dati positivi emersi sono una leggera diminuzione dei rifiuti prodotti e il calo di quelli smaltiti in modo indifferenziato».

La raccolta differenziata registra punte superiori al 50 per cento a Castelnuovo Rangone, Cavezzo, Finale Emilia, Maranello, Nonantola, Novi e Ravarino (vedi tabella allegata), mentre in montagna i dati sono tuttora sotto la media (29,7 per cento), ma sta per partire un progetto promosso dalla Provincia in collaborazione Hera per rilanciare il servizio in tutto l’Appennino. Il leggero calo rispetto al 2006 di alcune realtà, tra cui Savignano, S.Cesario, Spilamberto e Vignola, dovuto alla diminuzione dei conferimenti di sfalci, potature e rifiuti ingombranti, è compensato da sensibili incrementi in altri comuni interessati dalla riorganizzazione dei sistemi di raccolta.

«Per aumentare ulteriormente la raccolta differenziata – sottolinea Caldana – occorre che le aziende completino l’introduzione dei sistemi raccolta previsti dal Piano rifiuti. Una volta conseguiti gli obiettivi del Piano stesso, potremo garantire l’autosufficienza del sistema provinciale di gestione dei rifiuti basato su riciclo e termovalorizzazione, riducendo le discariche».

Ma come vengono gestiti i rifiuti nel modenese? Dai dati più recenti su base annua, riferiti al 2006, emerge che il 26 per cento dei rifiuti è stato smaltito in discarica, il 23 per cento nell’inceneritore di Modena, l’11 per cento viene avviato alla selezione nell’impianto di compostaggio di Carpi e il resto al recupero nelle 215 aziende modenesi di riciclaggio dei rifiuti.

La raccolta differenziata proviene per oltre il 40 per cento dalle 56 stazioni ecologiche presenti nel modenese.