Parte la campagna di promozione del Fondo verde creato dalla Provincia di Modena allo scopo di raccogliere risorse da destinare ai progetti di sviluppo dei parchi e delle aree protette modenesi.


Il Fondo costituisce l’atto finale di un percorso sulla base di uno studio sostenuto dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena. Con questo nuovo strumento di fundraising, frutto della consulenza di Goodwill, imprese ed enti, ma anche i cittadini, potranno contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio utilizzando il conto corrente bancario 40749724 (Abi 02008 – Cab 12930 CIN K). Per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio Parchi della Provincia (via Barozzi 340, tel. 059 209439).

La Provincia in queste settimane ha raccolto un primo elenco di progetti da finanziare
Il Parco fluviale del Secchia intende realizzare un progetto per favorire l’accesso dei disabili ai percorsi naturalistici e acquistare nuovi terreni per allargare l’area protetta, la Riserva delle salse di Nirano un nuovo percorso tematico dedicato all’acqua, il Parco dei Sassi punta su nuove azioni di salvaguardia del falco pellegrino, il Parco del Frignano ha in programma di allestire un sentiero “cardio-protetto” per cardiopatici o convalescenti, e un sentiero per disabili, mentre la Riserva di Sassoguidano a Pavullo ha come obiettivo la manutenzione dello stagno di Sasso Massiccio di particolare pregio naturalistico.
Sono solo alcuni dei progetti dei Parchi modenesi che potranno essere realizzati grazie alle risorse raccolte con il Fondo verde.
Allo scopo di fornire tutte le informazioni alle imprese e agli enti che intendono sottoscrivere propri contributi, la Provincia ha raccolto un primo elenco di progetti dei Parchi suddivisi in cinque ambiti di intervento finanziabili: parchi per Kyoto, salvaguardia della biodiversità, comunicazione ed educazione ambientale, turismo sostenibile, riqualificazione del paesaggio e del patrimonio storico.

«L’obiettivo – spiega Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – è di far convergere risorse da impiegare per lo sviluppo dei servizi dei parchi, sperimentando forme innovative di collaborazione tra pubblico e privato. Intanto la Provincia ha deciso, in sede di bilancio 2008, di partire con un sostegno al Fondo pari a 175 mila euro».
Alla presentazione dell’iniziativa hanno partecipato, oltre a Caldana, Massimo Giusti, vicepresidente della Fondazione Cassa di risparmio di Modena e il presidente della ditta Galvanica Nobili di Marano sul Panaro Moreno Ghiaroni, tra le prime ditte che hanno aderito al Fondo con un contributo di 10 mila euro da destinare al Parco dei Sassi di Roccamalatina, insieme a Fabbri Arti Grafiche di Vignola (Gruppo Fabbri) che con un importo di cinque mila euro sosterrà un progetto sul monitoraggio della presenza dell’aquila nel Parco del Frignano e alla Tetra Pak di Modena che per sostenere il Fondo verde ha avviato un’iniziativa tra i dipendenti, devolvendo al progetto il ricavato della vendita di prodotti equosolidali.
Aderendo al Fondo, le imprese potranno investire sull’ambiente, associando marchio e immagine ai progetti naturalistici e culturali e a un percorso innovativo di responsabilità sociale. Le diverse modalità di sostegno, a partire dalla “adozione” di un parco fino al sostegno di un singolo progetto, prevedono benefit differenti per le aziende: dall’utilizzo del marchio personalizzato “Impresa per il Fondo Verde”, alla fruizione di servizi da parte dei dipendenti dell’azienda, all’utilizzo delle strutture del parco.

Protetti 18 mila ettari di territorio
Due parchi regionali (il Parco dell’Alto appennino modenese e il Parco dei Sassi di Roccamalatina), tre riserve naturali (Salse di Nirano, Casse d’espansione del Secchia e Sassoguidano) pari a circa 18 mila ettari di territorio protetto.
Tenendo conto anche delle aree comprese nella rete Natura 2000, sono previste tutele in circa l’11 per cento del territorio della provincia di Modena.
Gli amanti del trekking preferiscono le cime del parco dell’alto Appennino, i patiti del birdwatching si danno appuntamento nei capanni attrezzati dell’area del Torrazzuolo, nel cuore della antica Partecipanza agraria di Nonantola, per ammirare gli aironi, o a Sassoguidano a Pavullo, dove protagonisti sono i falchi e gli sparvieri. Per vedere da vicino cervi e daini, invece, il luogo ideale è il parco faunistico di Festà a Marano, esempio innovativo di area protetta nata da una iniziativa privata.
Tra le aree naturalistiche più frequentate spiccano le Salse di Nirano e il Parco dei Sassi di Roccamalatina, con le sue imponenti guglie e le suggestive testimonianze medievali.