“In questi giorni di discussione di una finanziaria a corto di risorse – è una dichiarazione di Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Emilia Romagna – si vede chi sta con i pendolari, con l’ambiente e la modernità chiedendo più treni e trasporti ferroviari moderni al passo con i tempi e con l’Europa e chi, invece, sostiene soluzioni vecchie, distruttive e inquinanti come il passante
autostradale a nord di Bologna.

Mentre Legambiente e i comitati dei pendolari – continua Rambelli – erano davanti a Montecitorio a manifestare per chiedere la restituzione dei
fondi per i treni, un gruppo di parlamentari
bolognesi (Antonio La Forgia, Giuliano Pedulli e
Raffaello de Brasi, Donata Lenzi, Andrea Papini
del Partito Democratico/L’Ulivo, Angelo Piazza
della La Rosa nel Pugno, Katya Zanotti del gruppo
Sinistra Democratica per il socialismo europeo, cercava appoggi nel palazzo per gettare
una ‘prima pietra’ per una nuova autostrada.
Con i soldi richiesti per il solo progetto del
passante si potrebbero comprare almeno 50
carrozze dei nuovi convogli Vivalto per i pendolari. Evidentemente a loro importa poco del
taglio dei mille treni già promessi dal governo,
del Servizio Ferroviario Metropolitano e
Regionale, dell’inquinamento da traffico che
cresce e provoca malattie e morti, del disagio di
una moltitudine di persone che viaggiano in
treno.
Evidentemente – conclude Rambelli – questi
parlamentari sono distanti dalle vere esigenze
dei cittadini ma molto più sensibili ai richiami
dell’Associazione dei Costruttori Bolognesi e che
rimane il vero regista di questa operazione”.