Il progetto che Emilia Romagna Teatro Fondazione ha iniziato due anni fa con l’Istituto Corni di Modena è sicuramente sfaccettato, multidisciplinare e articolato, come vivace, irrequieta e impaziente è l’adolescenza a cui il progetto guarda. Si è pensato a degli incontri con i contributi di alcuni operatori del settore e artisti che hanno fatto conoscere ai ragazzi il teatro: realtà lontana che, evocata grazie a suggestioni e racconti, li ha avvicinati al linguaggio teatrale, connubio inaudito di grammatiche, sintassi, tonalità e colori.

Queste esperienze hanno aperto il cammino ad altre forme di collaborazione: durante Vie Scena Contemporanea Festival 07 l’Istituto Corni ha ospitato nella sua sede di Largo Aldo Moro, Tentativi di volo, spettacolo realizzato dalla giovanissima compagnia ravennate Orthographe. Giovani guardavano giovani in una prossimità che era intimità e coinvolgimento totale. ERT Fondazione con le sue attività coraggiose, nonostante compia quest’anno 30 anni, non li dimostra e di continuo si mette in gioco con progettualità, dialoghi e sfide sempre nuove. La creazione del pubblico è sicuramente una delle sue riflessioni più significative e la formazione di uno spettatore critico e partecipe nasce forse proprio nei banchi di scuola e se i giovani non vanno a teatro, il teatro andrà a trovarli come investimento e con il divertimento di chi non smette mai di sperimentarsi su campi sempre diversi. A volte la scena e chi la guarda paiono due estremi inconciliabili, divisi dalla distanza e da un diaframma che nella poltrona e nel palcoscenico vedono i propri rifugi. Lacerare questo spazio, violarlo con un atto irruento e scavezzacollo può far capire di colpo che in fondo si è un pò tutti gomito-gomito nell’esperienza diversa ma ugualmente intensa che è uno spettacolo.

Sempre durante Vie 07 alcuni ragazzi hanno svolto un laboratorio con i tecnici di ERT – Fondazione aiutando a montare le scene, allestire lo spazio scenico, puntare le luci e imparare a usare i mixer, quest’esperienza continuerà anche il prossimo anno. Sempre durante il Festival Alessandro Argnani (attore Premio Ubu del Teatro delle Albe) ha condotto un laboratorio di tre giorni attorno alla scrittura scenica dell’Ubu buur che Martinelli ha allestito con degli adolescenti senegalesi, l’esperienza si è conclusa con la visione dello spettacolo al Teatro Storchi. Alcuni ragazzi hanno realizzato una documentazione video dell’Ubu buur e dello spettacolo Tentativi di volo, documentazione che grazie al loro montaggio ha preso una vita autonoma, connotandosi come oggetto a se stante.
Durante questa stagione teatrale una ventina di ragazzi circa degli ultimi anni collaboreranno con Il Resto del Carlino per recensire alcuni titoli in programmazione al Teatro Storchi. Un calendario di incontri darà loro gli strumenti necessari per favorire la visione critica e consapevole. Molti sono gli esperti che a diverso titolo offriranno le loro conoscenze: Massimo Marino, critico teatrale per il Corriere della Sera di Bologna, Claudio Longhi docente universitario allo IUAV a Venezia e regista, Andrea Marcheselli critico teatrale per la Gazzetta di Modena, Stefano Marchetti Vice capocronista e responsabile della pagina spettacolo del Resto del Carlino hanno incontrato e incontreranno i ragazzi. Accanto a questi esperti verranno ospitati nelle classi anche gli attori delle compagnie in scena al Teatro Storchi, che potranno illustrare e raccontare cosa significhi intraprendere il mestiere dell’attore, leggere brani dei testi e commentarli insieme ai ragazzi sviscerandone i segreti e le interpretazioni.
Questi incontri aiutano i ragazzi a farsi complici di un evento, a mettersi in viaggio verso il cuore delle cose, disinteressandosi dei particolari sterili ma osservando le complessità degli elementi con sguardo capace di oltrepassare il realismo, intuendone l’altrove e l’invisibile che c’è. Il prossimo anno vedrà il consolidamento e la formalizzazione della collaborazione con il Teatro delle Albe che condurrà un laboratorio teatrale lungo gran parte dell’arco dell’anno (da ottobre a marzo circa) con un esito finale che vedrà protagonisti in prima persona i ragazzi invogliati a calcare il palcoscenico.