I Musei civici di Modena superano la soglia dei 50 mila visitatori e registrano un incremento del 29 per cento. Il dato si riferisce al 2007 (54 mila 825 persone rispetto alle 42 mila 602 dell’anno precedente) e il numero comprende il pubblico delle collezioni permanenti (26 mila 779, + 10 per cento), quello del Parco archeologico di Montale (17 mila 320, + 9 per cento) e quelli di iniziative e mostre organizzate dai Musei civici in sedi esterne (10 mila 726, + 339 per cento).


Se fino al 2005 il trend in crescita dei visitatori era riferito soprattutto a un progressivo aumento del pubblico scolastico, negli ultimi due anni si è registrato un sensibile aumento di persone interessate alle esposizioni permanenti e alle iniziative organizzate al Palazzo dei Musei.
Sono state particolarmente apprezzate le giornate a ingresso gratuito promosse in occasione delle festività o di eventi particolari, come la settimana dei Beni culturali e le giornate del patrimonio e grande successo ha avuto l’iniziativa espositiva realizzata in occasione del Festival filosofia (“La stanza dell’alchimista”).

In aumento anche i visitatori alle esposizioni temporanee organizzate dal Museo civico d’arte per la serie “Riquadri” (dedicate alla caricatura e ad artisti come Tino Pelloni e Koki Fregni), alla mostra “Romanica: arte e liturgia nelle terre di San Geminiano e Matilde di Canossa”, organizzata nella sede dei Musei del Duomo, alla presentazione del restauro dell’affresco trecentesco del chiostro di San Biagio nel Carmine, e all’iniziativa natalizia “Scenografie da presepe” nella chiesa del Voto.

Il grande interesse suscitato in città dal ritrovamento dell’ara romana di Vetilia Egloge ha trovato conferma nella massiccia affluenza di visitatori all’inaugurazione del monumento nel Lapidario Romano e altrettanto soddisfacenti sono stati i risultati della mostra “Modena Addis Abeba: andata e Ritorno”, curata dal Museo archeologico e dal Fotomuseo Panini.

Un ulteriore incremento di interesse da parte del pubblico per attività di carattere archeologico si registra anche per il Parco della Terramare di Montale, vero e proprio settore open air del Museo civico archeologico. Attraverso una proposta ricca di eventi e dimostrazioni di tecniche artigianali del passato, il Parco della terramara si è ormai imposto come meta di visita per un pubblico che per il 50 per cento proviene da altre province della regione.