Parte nei prossimi giorni in Emilia-Romagna il programma regionale di vaccinazione contro alcuni tipi di Hpv (16 e 18), virus a trasmissione sessuale molto frequente soprattutto nelle giovani donne attorno ai 25 anni di età.

Questo virus, in circa il 90% dei casi, provoca
infezioni transitorie, asintomatiche, che guariscono spontaneamente ma, seppure in rari casi, alcuni tipi di HPV (Human Papilloma Virus) – e tra questi i più pericolosi sono i tipi 16 e 18 –
possono provocare alterazioni cellulari del collo dell’utero che, se non curate con tempestività, possono evolvere in tumore (il 70% di questi
tumori, che l’OMS riconosce come sicuramente causati da un’infezione virale, deriva da infezione persistente da Hpv 16 e 18).
La delibera della Giunta (236/2008), che specifica le modalità con le quali è realizzato il programma regionale, recepisce l’intesa Stato-Regioni del dicembre 2007 che lancia la vaccinazione contro l’Hpv 16 e 18 in tutto il territorio nazionale specificando la gratuità della vaccinazione per le 12enni.

“Il vaccino è un investimento sul futuro”, ha sottolineato l’assessore regionale alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni. “E’ un’opportunità importante che va colta, senza però abbassare la guardia sui programmi di screening, che garantiscono la vera copertura generalizzata a tutte le donne”.
L’efficacia della vaccinazione è, infatti, massima (90-100%) se la ragazza non è ancora entrata in contatto con l’Hpv: la certezza di non avere
contratto il virus si ha solo se non si hanno ancora avuto rapporti sessuali. L’efficacia della vaccinazione, se invece la ragazza è
già entrata in contatto con il virus, si riduce a circa il 40%.
In Emilia-Romagna dunque, come nelle altre Regioni, la vaccinazione è offerta gratuitamente alle ragazze nel dodicesimo anno di vita (dal
compimento degli 11 anni e fino al compimento dei 12): a partire dalla metà di marzo, le Aziende Usl invieranno una lettera di invito alle ragazze (16.611 in totale) nate nel 1997.
Per il 2008, come auspicato a livello interregionale, la vaccinazione gratuita è offerta – non con lettera di invito ma su richiesta dei
genitori – anche alle nate nel ’96 per rispondere alle attese dei genitori considerando che il vaccino contro Hpv 16 e 18 è stato
autorizzato lo scorso anno.
Il ciclo vaccinale è di 3 dosi in un arco di tempo di 6 mesi.
Le vaccinazioni sono effettuate dai Servizi vaccinali delle Aziende Usl.
Il programma dell’Emilia-Romagna prevede anche l’opportunità di poter effettuare la vaccinazione presso i Servizi vaccinali del Servizio
sanitario regionale, e a prezzo agevolato, alle ragazze dai 12 anni e fino al compimento dei 18 anni, su richiesta dei genitori. Il costo per le
utenti – a dose – è calcolato sulla base del prezzo di acquisto del vaccino da parte della Regione – 92,29 euro – e del costo della prestazione – 14,50 euro – (in farmacia una dose del vaccino costa oltre 150 euro e il costo della prestazione è stabilita da ciascun medico).
Dopo i 18 anni le ragazze che intendono vaccinarsi devono rivolgersi al proprio medico di fiducia sia per la prescrizione che per la somministrazione del vaccino, da acquistare in farmacia con ricetta
medica. E’ utile ricordare che dopo i 26 anni non ci sono prove di efficacia del vaccino in quanto gli studi effettuati riguardano donne sotto i 26 anni.
E’ opportuno ricordare che la vaccinazione non protegge da tutti i tumori del collo dell’utero: ci sono infatti un 30% di questi tumori che non
derivano da una infezione da Hpv 16 e 18. Per questo, è fondamentale continuare ad effettuare il pap test, un semplice esame che permette di
evidenziare tutte le lesioni del collo dell’utero, anche quelle dovute ad altri tipi di Hpv.

Al riguardo, fin dal ’96, in Emilia-Romagna è in corso il programma di screening gratuito per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero che prevede l’esecuzione di un pap test ogni tre anni per tutte le donne dai 25 ai 64
anni (età in cui il rischio di ammalarsi di questi tumori è più elevato).

La vaccinazione contro Hpv 16 e 18, per la quale nel 2008 l’impegno di spesa è di circa 4 milioni di euro, è parte della strategia complessiva
del Servizio sanitario regionale per la prevenzione dei tumori del collo dell’utero. I risultati ottenuti e quelli attesi sono importanti: nella fase pre-screening ogni anno in Emilia-Romagna si registravano 300 nuovi casi di tumore del collo dell’utero ogni anno e 90 decessi per questo
tumore, nella fase dello screening i nuovi casi/anno sono 160 e i decessi 60, i miglioramenti attesi con la vaccinazione sono di scendere a 65 nuovi casi/anno e 20 decessi/ anno.
Per informare correttamente le ragazze e i genitori sul programma di vaccinazione con approfondimenti sul virus, sulle modalità della
vaccinazione, sui riferimenti utili per saperne di più, sono stati realizzati un depliant che arriverà alle ragazze interessate allegato alla lettera di invito, manifesti da affiggere negli studi dei medici di famiglia, dei pediatri, dei Consultori e, a partire dal mese di aprile, un opuscolo da distribuire nelle sedi dei servizi. Questi materiali si affiancano a quelli previsti dalla campagna di comunicazione nazionale organizzata dal Ministero della salute.
Informazioni sul programma e sulla vaccinazione dell’Emilia-Romagna si possono richiedere anche al numero verde gratuito del Servizio sanitario
regionale 800 033033 (tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30) o consultare sul portale del Servizio sanitario regionale
SalutEr.