Il Consiglio provinciale ha approvato nella seduta di ieri le modifiche allo statuto della Finanziaria Bologna Metropolitana spa con 19 voti favorevoli (Pd, Sd, Rc, PdCi, Verdi) e 8 voti contrari (FI-PdL, An-PdL, GdL). Si tratta di uno dei passaggi necessari al completamento del percorso
di trasformazione dell’attuale Finanziaria in società “in house”.


Il decreto Bersani, infatti, prevede che le società “in house” debbano essere composte esclusivamente da enti pubblici ed esercitare la loro attività solo a favore dei soci.
L’iter per l’approvazione si concluderà il 3 aprile prossimo, data di convocazione dell’Assemblea dei soci. Per quel giorno dovranno aver detto sì alla modifica anche il Comune e la Cciaa (Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura) che detengono, come la Provincia, il 32,83% delle quote, e l’Università di Bologna con il suo 0,50%. L’1% delle azioni in possesso di Bologna Fiere, che è una società mista, sarà invece acquisito dalla stessa Finanziaria Bologna Metropolitana.