Cambiamenti climatici e salute dei cittadini. E’ questo il tema del convegno in programma domani, lunedì 7 aprile, nella sala consiliare della Provincia di Modena (viale Martiri della Libertà 34, dalle 9,30 alle 13). L’appuntamento, promosso dalla Provincia, si svolge in occasione del 60° anniversario della fondazione dell’Organizzazione mondiale della sanità.


«Ogni anno l’Oms – spiega Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – per celebrare l’anniversario della fondazione propone un tema di attualità legato al salute a livello planetario. Quest’anno il tema è quello delle minacce sulla salute di intere popolazioni a causa dei cambiamenti climatici. Ci sono situazioni drammatiche a livello mondiale: sempre più frequenti periodi di siccità in vaste aree, riduzione delle riserve idriche e diffusione di malattie infettive. Anche nella nostra realtà occorre tenere conto delle variabili ambientali che possono influenzare negativamente la salute dei cittadini; dobbiamo fare i conti con i problemi legati all’effetto serra, l’inquinamento atmosferico e una maggiore frequenza di eventi climatici estremi. Per discutere di questi problemi abbiamo riunito i professionisti della salute e le istituzioni ambientali allo scopo di aprire un confronto sulle diverse esperienze».

Dopo i saluti del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini e l’introduzione di Caldana, interverranno Vittorio Prodi, vicepresidente della Commissione cambiamenti climatici del Parlamento europeo, Pierluigi Macini, responsabile del servizio di Sanità pubblica della Regione Emilia Romagna, Stefano Tibaldi, direttore del servizio idrometeo dell’Arpa regionale, Aldo Tomasi, preside della facoltà di Medicina dell’Università di Modena, Stefano Ferrari, preside della facoltà di Bioscienze dell’Università di Modena, Giuseppe Caroli, direttore generale dell’Ausl di Modena, Arturo Sciullo dell’Arpat Toscana, Vittorio Boraldi, direttore dell’Arpa di Modena, Giovanni Rompianesi, responsabile del servizio Controlli ambientali della Provincia di Modena e Paolo Lauriola, direttore Epidemiologia ambientale dell’Arpa Emilia Romagna.