Un importante seminario è in programma per mercoledì 9 aprile presso l’aula T03 del Centro didattico interdipartimentale della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in via del Pozzo 71, a Modena con inizio alle 12.00.

Rivolto al personale medico dei reparti di Medicina, Pneumologia, Ginecologia, Oncologia, Rianimazione e del Pronto soccorso, l’appuntamento – organizzato dalla struttura complessa di Cardiologia del policlinico di Modena diretta dalla prof.ssa Maria Grazia Modena -, servirà a informare sull’utilizzo all’interno del Policlinico di una tecnica di recentissima introduzione nell’Azienda Ospedaliero-Universitaria modenese e di grandissima utilità nel trattamento delle embolie polmonari. Si tratta della terapia reolitica, praticata in anestesia locale con l’impiego di un macchinario chiamato AngioJet.

In Italia sono molto rari i centri in grado di assistere i pazienti con questa tecnica, in uso al Policlinico dallo scorso dicembre: “Noi siamo in grado di trattare i pazienti con una macchina, l’AngioJet, che porta uno speciale catetere all’interno delle arterie polmonari, dove frammenta e aspira il trombo – spiega il prof. Rosario Rossi, responsabile in itinere del Laboratorio di Emodinamica della Struttura complessa di Cardiologia del Policlinico di Modena – Questa è una pratica alternativa rispetto alla terapia che viene somministrata normalmente ai pazienti affetti da embolia, terapia che prevede l’uso di farmaci trombolitici, i cui effetti collaterali sono piuttosto pesanti.
Aggiungo che siamo operativi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 per la diagnosi e il trattamento”.

Nel corso del seminario fissato per il 9 aprile saranno illustrate le metodiche relative alla terapia reolitica.