E’ operativa Apmi Bologna, l’associazione delle piccole e medie imprese nata in risposta alla fusione della storica Api Bologna in Confindustria.

Con l’ingresso di Giancarlo Inglese, che ha appena assunto la direzione generale, la nuova associazione (costituita nel gennaio scorso) ha dato avvio alla fase operativa e di erogazione dei servizi, potendo contare sul primo nucleo di imprese associate: quelle che non hanno affatto apprezzato la rinuncia, da parte della vecchia Api, a proseguire nell’azione di rappresentanza e tutela degli interessi specifici delle pmi.


Giancarlo Inglese – 56 anni, laurea in Giurisprudenza, una trentennale esperienza in Api Bologna e soli 12 mesi in Unindustria – ha accettato la sfida della ricostituzione, a Bologna, della “casa delle Pmi”.

«Offriremo servizi adeguati alle esigenze specifiche delle Pmi, favorendone ed accompagnandone lo sviluppo – ha dichiarato il neodirettore – sul piano della rappresentanza, lavoreremo per affermare il valore e l’unicità della piccola e media impresa, vera spina dorsale dell’economia del nostro territorio e del Paese».
«Sono convinto che l’associazione saprà adeguare costantemente i servizi alle esigenze, spesso inespresse, di imprese che mutano rapidamente e che, non potendo dotarsi di strutture interne specializzate, debbono affidare ad altri il presidio di ambiti aziendali non trascurabili, come quello fiscale, sindacale, ecc.».



«Un compito importante al contempo delicato – ha aggiunto il presidente di Apmi, Adriano Mazzocco – che un’impresa deve consegnare solo a chi fa della tutela dell’interesse della pmi la propria ragion d’essere. In questo senso Apmi va a colmare un vuoto nel territorio: quello lasciato da chi ha consegnato Api Bologna a Confindustria, privando le pmi di Bologna del proprio patrimonio, storico e non solo».



«Un compito – ha concluso il presidente – ancor più importante, in una fase in cui la semplificazione del quadro politico, l’esistenza di una maggioranza ampia che ha tutti gli strumenti per governare e di un’opposizione chiara e ben definita, il pieno riconoscimento da parte di entrambi gli schieramenti dell’assoluta centralità della Pmi nel sistema economico, tolgono ogni possibile alibi a chi ha la responsabilità di compiere delle scelte. E’ giunto il momento che ai riconoscimenti facciano seguito provvedimenti concreti. Apmi Bologna svolgerà con forza il proprio ruolo di proposta e controllo».