Venerdì 18 aprile, dalle ore 9.00, alla Camera di Commercio (via Ganaceto 134) si parlerà del Danno polmonare nelle malattie reumatologiche in un convegno organizzato dal Centro Interdipartimentale per le Malattie Rare del Polmone dell’Università di Modena e Reggio Emilia.

“Il coinvolgimento del polmone in corso di malattie autoimmuni e reumatologiche – spiega il professor Luca Richeldi, direttore del Centro – costituisce un rilevante aspetto sia per lo specialista pneumologo che per lo specialista reumatologo. Spesso il polmone è l’organo che determina la prognosi nei pazienti reumatologici: pertanto la diagnosi e l’accurata quantificazione del danno respiratorio sono momenti fondamentali nel percorso diagnostico-terapeutico di questi pazienti. Essenziale è l’approccio multidisciplinare a questi pazienti, in cui partecipano ed interagiscono diversi specialisti a vari livelli. Nonostante la terapia sia spesso resa problematica dall’uso per lunghi periodi di tempo di farmaci potenzialmente tossici, dati recenti indicano come nuove vie di trattamento si possano aprire in un futuro non troppo distante. L’obiettivo del convegno è proprio fornire un puntuale aggiornamento su questi argomenti grazie alla partecipazione di esperti nazionali ed internazionali”.
“Le malattie reumatiche di natura autoimmuno-infiammatoria sono spesso caratterizzate da un coinvolgimento cosiddetto ‘sistemico’ – aggiunge il prof. Clodoveo Ferri, direttore della Struttura complessa di reumatologia del Policlinico di Modena – infatti, oltre al danno articolare e/o cutaneo-muscolare più o meno grave, molti pazienti possono sviluppare una o più complicanze a carico degli organi interni (rene, fegato, cuore, polmone, ecc.). Fra questi il polmone è uno dei più frequentemente interessati ed in alcuni casi il suo coinvolgimento può rappresentare il problema clinico-diagnostico e terapeutico principale; una stretta collaborazione fra specialisti, soprattutto reumatologi, pneumologi e cardiologi è necessaria per valutare correttamente questi pazienti ed impiegare in modo adeguato e tempestivo le terapie oggi disponibili”.

Al Policlinico è da tempo operativo un gruppo di lavoro interdisciplinare che affronta queste problematiche a livello clinico e di ricerca. In particolare, sono coinvolte le Strutture complesse di Reumatologia, di Malattie dell’apparato respiratorio e di Cardiologia, con il supporto della rete del Centro per le malattie rare del polmone.
I pazienti affetti da malattie reumatologiche con interessamento polmonare, di provenienza sia regionale che extra-regione, sono in continuo aumento, e questo deriva da una più stretta collaborazione con i medici di medicina generale e dalle migliorate capacità diagnostiche in fase iniziale di malattia. Si tratta di pazienti affetti da varie malattie reumatologiche cronico-infiammatorie (sclerodermia, connettiviti e vasculiti sistemiche, poliartriti croniche, soprattutto artrite reumatoide) che sono accuratamente valutati e trattati con i più avanzati protocolli diagnostici e terapeutici. Inoltre, l’attività di ricerca clinica consente di approfondire rilevanti aspetti dei meccanismi di malattia, che potrebbero portare all’individuazione di nuovi approcci terapeutici.

Il convegno del 18 aprile, che vede un’ampia partecipazione di esperti in differenti discipline cliniche, oltre che di prestigiosi ricercatori italiani e stranieri, sarà una preziosa occasione per mettere a confronto le varie esperienze sulle tematiche più attuali riguardanti il danno polmonare in corso di malattie reumatiche sistemiche.
Fra i partecipanti spicca certamente il nome di Carol Black, che alle 9,10 terrà una lectio magistralis dal titolo The importance of lung evalutation in rheumatologic disease (L’importanza della valutazione del polmone nelle malattie reumatiche). La professoressa Black insegna Reumatologia presso il Centre for Rheumatology della Royal Free & University College Medical School di Londra e rappresenta un’autentica istituzione nel campo delle malattie reumatologiche e nello studio del loro interessamento a livello polmonare, tanto da essere stata insignita nel 2005 del prestigiosissimo titolo di Dame Commander of the Order of the British Empire da parte della Regina Elisabetta II.