La provincia di Bologna – che sta arrivando a toccare il tetto del milione di abitanti – vede crescere la popolazione dei piccoli centri a discapito del capoluogo, dove invece sta calando la concentrazione di persone, un trend questo che vale anche per il numero di immigrati nelle varie zone del territorio.


Nell’ultimo anno infatti, secondo i dati diffusi dalla Provincia, la popolazione del bolognese è cresciuta dell’1% nella provincia (arrivando a 964.257 abitanti), ma secondo una tendenza iniziata negli anni Novanta, è incrementato il dualismo che differenzia l’andamento crescente dei vari comuni da quello calante del capoluogo dove nel 2007 si è registrato una diminuzione della popolazione dello 0,2%.

“Fra i dati più significativi – spiegano da Palazzo Malvezzi – si segnala l’aumento del 5,5% della popolazione residente a San Giorgio di Piano, del 4,5% a Budrio e del 4,1% a Sant’Agata Bolognese.

I comuni più popolosi, dopo Bologna, risultano Imola, con oltre 67mila abitanti, Casalecchio di Reno con oltre 34mila e San Lazzaro di Savena con più di 30mila; i meno popolati sono Castel del Rio (1.233) e Castel d’Aiano (1.989)”.

Per quanto riguarda la presenza di stranieri, gli iscritti all’anagrafe, sempre alla fine del 2007, sono il 7,8% del complesso della popolazione (75.267 per l’esattezza), con un incremento che negli ultimi 10 anni è stato del 3,5%. E se fino al 2000 è stato il comune di Bologna ad attirare la maggiore quota di residenti stranieri, negli anni successivi la tendenza si è invertita sino ad arrivare, nel 2007 a 33.602 residenti di altre nazionalità nel capoluogo, contro i 41.665 dei restanti comuni della provincia. Le città più multietniche? Vergato, Crevalcore, Galliera e Grizzana Morandi, dove più del 12% dei residenti è di nazionalità straniera.