E’ dedicata alla tessitura con telaio verticali a pesi l’iniziativa di archeologia sperimentale in programma domenica 21 settembre dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19 al Parco archeologico della terramara di Montale. Il biglietto d’ingresso costa 6 euro (4 euro dai 6 ai 13 anni, gratuito fino a 5 e oltre i 65 anni).


A Montale, come nella quasi totalità delle terramare, non sono note testimonianze archeologiche di tessuti perché si conservano solo in particolari condizioni ambientali. Tuttavia l’ingente quantità di fusaiole e pesi da telaio recuperati negli scavi lascia supporre che gli abitanti della terramare producessero filati e tessuti in grande quantità. La materia prima era costituita da lino, documentato da sporadici ritrovamenti di semi, e lana, come dimostrano i numerosi resti di ovini rinvenuti negli scavi. Sulla base di rinvenimenti effettuati in altre terramare e in alcuni siti dell’età del bronzo, nelle due case del Museo all’aperto di Montale sono stati ricostruiti due telai verticali a pesi, uno dei quali è stato “armato” con un ordito di lino, e l’altro con un ordito di lana. Entrambi i filati sono stati tinti con coloranti vegetali, così come doveva avvenire nella preistoria, per ottenere diverse tonalità di rosso, azzurro e giallo.