Dopo aver partecipato all’incontro organizzato dal Comune di Ligonchio, giovedì 23 ottobre, che ha visto l’intervento del Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Busana, Lorenzo Franchini, Legambiente Reggio Emilia esprime preoccupazione ed incertezza per il futuro della Scuola della Montagna ed in particolare per le sorti della Scuola Materna ed Elementare del comune Ligonchiese.


Grazie infatti all’analisi esclusivamente tecnica, fatta da Franchini, sulla base dei documenti ufficiali della Legge Gelmini, si è potuta finalmente delineare con chiarezza la situazione che si verrà a creare subito dopo il passaggio finale dell’ormai tanto discusso decreto in Senato.

“Se da una parte – dichiara Massimo Becchi presidente della Legambiente di Reggio Emilia – non dovrebbero esserci pericoli di immediata chiusura delle piccole realtà scolastiche della montagna (anche e soprattutto grazie alle buone politiche di risparmio e ridimensionamento attuate negli anni precedenti dalla Provincia e dalla Regione Emilia Romagna) il problema si potrebbe presentare ancora più minaccioso negli anni futuri, visto che la riforma prevede di raggiungere gradualmente un taglio complessivo di 7.832 milioni di Euro entro i prossimi 4 anni.”

“Inoltre – aggiunge Stefano Regio, gestore dell’Ostello di Legambiente a Casalino di Ligonchio – l’aspetto più inquitante che invece sembra essere confermato, riguarda i servizi scolastici, in particolare il tempo scuola, destinato a ridursi drasticamente, visto che per legge, l’orario obbligatorio della Scuola Materna dovrà tendere a garantire il solo periodo mattutino, mentre per la Scuola Primaria dovrà essere di un totale di 24 ore settimanali, con terribili ed evidenti disagi per tutte le famiglie”.

“Ma la legge – continua Regio – rischia di avere effetti devastanti per la nostra comunità anche in termini di occupazione, visto che i tagli al personale docente, previsti già dal prossimo anno, non permetteranno di mantenere l’attuale organico. Applicando le norme senza nessuna deroga e con il solo parametro degli alunni frequentanti potrebbero essere assegnati al plesso scolastico di Ligonchio solamente due docenti, uno per la Scuola Primaria ed uno per la Scuola dell’Infanzia, a fronte dei cinque attualmente presenti, con inevitabili pesanti ricadute sulla qualità del servizio, dell’insegnamento e quindi della preparazione dei nostri bambini”.

“Con uno scenario come quello che sembra delinearsi – conclude Regio – non ci resta che sperare che davanti al coro di proteste e prese di posizione contrarie alla Legge che stanno nascendo sempre più numerose in tutta Italia, il Governo possa intraprendere l’unica strada auspicabile, il ritiro della Legge Gelmini. Nel frattempo voglio cogliere l’occasione per esprimere a nome di tutta la comunità Ligonchiese, solidarietà e tanto affetto al personale scolastico e alle insegnanti che in questi anni, con enorme ed indiscussa professionalità, hanno contribuito alla formazione e alla crescita dei nostri ragazzi, agevolando, anche con il loro servizio, la scelta non sempre facile delle famiglie che rimangono ad abitare nei nostri piccoli comuni di montagna”.