La situazione economica. La crisi finanziaria internazionale si è aggiunta ai nodi strutturali che il distretto sta affrontando per conservare il ruolo di protagonista sui mercati internazionali, anche se già prima che scoppiassero la bolla immobiliare e la crisi dei subprime negli Stati Uniti, mentre la produzione mondiale di ceramica continuava a crescere, le analisi annunciavano che l’Italia si sarebbe attestata sui 400-450 milioni di metri quadrati prodotti annualmente, rispetto ai 550-600 milioni del passato. Questo trend negativo proseguirà nel 2009 e deve essere affrontato con un impegno corale di tutte le istituzioni, le imprese e i lavoratori per trasformare questo difficile passaggio nell’opportunità di essere più forti quando ci sarà la ripresa.


Gli altri produttori vivono una crisi peggiore della nostra; noi invece siamo riusciti ad aumentare il prezzo medio perché le piastrelle italiane sono prodotte con tecnologie d’avanguardia ed esprimono il gusto italiano, apprezzato universalmente, L’indotto estetico e tecnologico è a sua volta leader indiscusso, fortemente votato all’esportazione. Abbiamo le carte in regola, se sapremo giocarle, per fronteggiare l’attuale crisi ed essere pronti a cavalcare la ripresa.

Ognuno deve fare la sua parte.
Ci aspettano tempi duri, con famiglie che rischiano di trovarsi in forte difficoltà e avranno bisogno di aiuto. A ognuno viene chiesto di fare la sua parte: al governo, alle istituzioni pubbliche, agli imprenditori e alle organizzazioni sindacali per coniugare solidarietà e interventi strutturali, ammortizzatori sociali e sviluppo.
Il Governo deve individuare maggiori risorse da destinare ai lavoratori precari, alle famiglie, alle persone con i redditi più bassi e deve agevolare il credito per le piccole imprese. Occorre favorire l’abbassamento dei tassi, i costi energetici, il peso della burocrazia, e incentivare forme di assunzioni durature. E’ inoltre fondamentale che le banche presentino bilanci trasparenti per avere l’esatta situazione del credito nel nostro Paese e attivare le politiche conseguenti a sostegno dei risparmiatori e dell’economia.

Il distretto deve guardare al futuro.
Il Comune di Fiorano è impegnato a favorire la nascita nel distretto del “Polo della Innovazione e della ricerca della filiera ceramica” che interagirà con la rete regionale di alta tecnologia prevista dalla Regione Emilia Romagna e con il Tecnopolo di Modena. Aderendo a progetti innovativi come Democenter-Sipe, il Comune di Fiorano sostiene la crescita delle imprese per mantenere elevata la loro competitività, per sviluppare quei settori della filiera-distretto ancora sottodimensionati, per generare nuove imprese e diversificazione. Promuove inoltre la formazione per qualificare le professionalità, ma anche per modificarle e favorire nuove opportunità lavorativ.

Gli impegni del Comune.
Il Comune di Fiorano farà la sua parte. Sul fronte dell’aiuto alle persone in difficoltà conferma la rete di servizi sociali, già notevolmente potenziato negli ultimi anni. E’ stato introdotto un nuovo sportello per favorire l’accesso al lavoro, pensato in particolare per i giovani. Il bilancio 2009 è stato strutturato con criteri di flessibilità che consentono di rivedere le scelte e reperire le ulteriori risorse che si rendessero necessarie, anche se questo penalizzerà gli altri interventi, perché la manovra del Governo rende molto difficile aprire nuovi servizi e fare investimenti, nonostante Fiorano rispetti il patto di stabilità e abbia un bilancio sano, ottenuto senza aumentare le tasse.

Neanche nel 2009 ci saranno aumenti di tasse, tariffe e rette. Ma si chiede allo stato altrettanto impegno perché i comuni non riescono a supplire ai suoi crescenti passi indietro. Il Governo taglia altri miliardi alla scuola quando già i comuni dovevano intervenire per garantire opportunità educative adeguate ai propri giovani. A Fiorano si spendono per l’istruzione 2.6 milioni di euro di spesa corrente ai quali occorre aggiungere gli investimenti. L’educazione, insieme ai servizi sociali, è una priorità affinché tutti possano accedere ad una adeguata istruzione. Per questo il contributo richiesto alle famiglie copre solo in parte i costi reali e si paga in base al reddito; vengono garantiti gratuitamente i servizi per la qualificazione scolastica e perfino il trasporto nelle gite; sono state introdotte borse di studio per gli universitari. E non verranno lasciati soli i genitori neanche di fronte ai più recenti provvedimenti, dei quali ancora nessuno è in grado di capire le conseguenze a Fiorano. Se il tempo scuola dovesse contrarsi, l’amministrazione comunale è pronta a intervenire.

Investimenti. La manovra del Governo rende difficili gli investimenti anche ai comuni con bilanci sani, quando la crisi pretenderebbe invece il contrario, per far girare l’economia e creare posti di lavoro. Tutti parlano di federalismo e invece ogni anno aumenta il centralismo.

Nel 2009 l’unico mutuo significativo che Fiorano può accendere riguarda la costruzione di una nuova palazzina di edilizia residenziale pubblica in Via Collodi, ma in realtà sarà a costo zero per il comune, perché è finanziata in parte dalla Regione e in parte dagli affitti.

Sta per diventare di proprietà comunale il primo appartamento derivante dalla quota convenzionata prevista dal PSC per le nuove edificazioni: il 20% dei nuovi edifici deve essere di edilizia convenzionata; in futuro il loro numero è destinato a crescere.
L’Amministrazione Comunale interviene sulle opere più urgenti con gli oneri di urbanizzazione, l’alienazione di patrimonio, contributi da enti delle pubblica amministrazioni e da privati. Altri interventi, come il centro giovani di Spezzano, sono compresi nei Poc e quindi le opere vengono acquisite al patrimonio comunale senza spese. Interventi importanti come la nuova biblioteca (comprendente biblioteca, ludoteca, archivio storico, sale per corsistica) sono già stati finanziati nel 2008. Infine una parte significativa degli interventi è affidata alla Patrimoniale, che realizzerà il Ponte sul Fossa, il secondo stralcio dei lavori al piazzale del Santuario, le asfaltature, il rifacimento della piscina di Spezzano, interventi nei due cimiteri.

E’ dall’inizio della legislatura che ogni anno vengono investiti 500.000 euro per mettere a norma le scuole e per gli interventi resi necessari dalla dichiarazione del nostro territorio zona sismica “media”. E’ necessario “gestire” il patrimonio vendendo quello non adeguatamente utilizzato, cercando di costruire edifici al passo con i tempi, con materiali nuovi e un alto risparmio energetico. Costruire una biblioteca nuova non costa di più che ristrutturare le ex scuole Pascoli e si ottengono migliori risultati.
Al Castello di Spezzano verrà allestita la nuova sede museale di Manodopera, il progetto sul lavoro nel distretto che si avvale di un contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Modena. Alle Salse di Nirano si procede alla ristrutturazione di Ca’ Rossa con il contributo sostanziale della Regione Emilia Romagna e della Provincia di Modena. Verrà realizzato il parco delle scuole Francesca Bursi di Spezzano progettato insieme al Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Riprenderanno i lavori al Santuario con il secondo stralcio dei lavori, che riguardano il Parco della Rimembranza e, a Torre delle Oche, verrà superato l’attuale ponte sul Fossa con una nuova struttura.

Viabilità.
Sono iniziati i lavori per il raddoppio della Pedemontana e la rotatoria di Ubersetto, portando avanti importanti modifiche alla viabilità sovracomunale, completando in questo modo la serie di interventi realizzati alla viabilità nel nostro comune. Cinque anni fa il traffico presentava lunghe code su tutte le strade. Fioranese nel 2004 non aveva ancora la doppia rotatoria di Via Santa Caterina e della Ghiarola Vecchia, la doppia rotatoria della Motta, le rotatorie di Crociale, gli svincoli del Canaletto e della Ghiarola Vecchia. La Pedemontana era un susseguirsi di semafori. Sono state studiate la sosta e la viabilità del centro storico, potenziato il trasporto pubblico, introdotto dissuasori del traffico e segnalatori di velocità, con il risultato di ridurre in modo sensibile il numero di incidenti.

I numeri del bilancio.
Il bilancio del Comune di Fiorano Modenese, per l’anno 2009, prevede entrate per € 26.677.000 ed uscite di pari entità, con una autonomia finanziaria che ha raggiunto l’87,2%, in particolare basata sugli introiti dell’Ici di € 8.300.000, che per l’85,9% derivano da fabbricati produttivi.
Fra le spese correnti si segnalano le spese per i servizi sociali che hanno raggiunto la quota percentuale del 21.5%, pari a € 3.554.767 e le spese per le politiche educative di € 2.636,566 (15,9%). La rigidità del bilancio, ovvero le spese che riguardano il personale, la quota capitale e gli interessi dei mutui, le spese di gestione come utenze, carburanti, pulizia locali ecc., si attestano al 50,1%. Tutte le voci di bilancio non si discostano sostanzialmente dal 2008 e la spesa per mutui e interessi registra un leggero calo. La copertura degli utenti dei servizi a domanda individuale (Nidi, servizi estivi, mense scolastiche, pre e post scuola, assistenza domiciliare) è pari al 59,93%.