Il Consiglio Comunale di Fiorano ha approvato un ordine del giorno per chiedere al Parlamento e al Governo, con l’accordo delle parti sociali, la riforma complessiva degli ammortizzatori sociali che, oltre al sostegno economico, porti una condizione di equità sul mercato del lavoro.

Il Consiglio Comunale partendo dalle conseguenze pesanti sul fronte occupazionale e in particolare sui lavoratori e lavoratrici assoggettati a forme di lavoro flessibile proprio per la natura stessa del rapporto, ha considerato che l’attuale sistema degli ammortizzatori sociali, con la funzione di supporto al reddito in carenza di lavoro, limita la copertura ai soli lavoratori e lavoratrici con contratto a tempo indeterminato ed operanti in aziende con più di 15 dipendenti e non a tutti settori.

Il Consiglio Comunale ha rilevato anche che i lavoratori e ancor più le lavoratrici con contratti a tempo determinato nelle varie forme sono in costante aumento (in provincia di Modena rappresentano già il 15 % di tutti gli occupati) e non godono di nessun tipo di adeguata copertura economica in caso di perdita del posto di lavoro. Proprio questi lavoratori e lavoratrici, spesso già appartenenti alle fasce più deboli del mercato del lavoro, sono e saranno i primi a perdere il posto di lavoro in quanto privi di ogni tipo di tutela contrattuale e senza alcun risarcimento o copertura economica.

Il Consiglio Comunale ritiene doveroso e necessario, nel contesto dei provvedimenti anticrisi, mettere in campo azioni orientate al supporto dei redditi e del potere d’acquisto delle famiglie per limitare il calo dei consumi e non alimentare il processo di recessione; ritiene prioritario, in questo contesto, il sostegno del reddito delle famiglie o dei singoli lavoratori e lavoratrici colpiti dalla perdita del posto di lavoro per periodo più o meno lunghi per evitarne la caduta nella fascia della povertà conseguente alla mancanza di una qualsiasi forma di reddito, motivando la richiesta al Governo e al Parlamento di una riforma complessiva degli ammortizzatori.