Reddito nazionale più alto, aumento della produttività, salario maggiore, migliori condizioni lavorative, allungamento della vita, e persino riduzione della criminalità. Sono alcuni dei vantaggi determinati da una maggiore istruzione e da un’elevata formazione sul posto di lavoro, rilevati empiricamente dagli economisti. Investire in capitale umano quindi assicura una rendita, non solo all’individuo, ma all’intera società. È da questa premessa che ha preso il via ieri alle 14.30 la Lectio Magistralis dell’economista Tito Boeri “Il nuovo lavoro e il capitale umano”, organizzata da Spinner 2013 in collaborazione con l’Archiginnasio di Bologna presso la sala dello Stabat Mater.

All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore regionale alla scuola, all’università e al lavoro Giovanni Sedioli, al suo debutto pubblico nella nuova veste: “Dev’esserci la consapevolezza diffusa della centralità della formazione – ha detto Sedioli, introducendo Boeri, di fronte a una sala gremita fino al limite della capienza – e le imprese devono essere protagoniste sulla valorizzazione delle risorse umane, obiettivo già perseguito concretamente dalla Regione attraverso le politiche messe in campo”.
In Italia il capitale umano non è sufficientemente valorizzato – ha spiegato Boeri analizzando il caso del nostro Paese – e una delle cause di questa “miopia” è il dualismo del mercato del lavoro, diviso tra chi ha un contratto a tempo indeterminato e tutti gli altri, i cosiddetti “atipici”. Si tratta di quasi 4 milioni e mezzo di lavoratori con contratti a termine di vario tipo, dai collaboratori a progetto agli apprendisti, fino ai part time “involontari”. Il 20% degli occupati. Un terzo di queste assunzioni riguarda giovani sotto i 39 anni.
Un dato che non sarebbe in sé problematico, ha spiegato l’economista, “se il passaggio da un mercato del lavoro all’altro fosse semplice. Cosi non è. Secondo i dati Istat, in un anno solo un lavoratore su 10 a tempo determinato ha la possibilità di passare al contratto a tempo indeterminato. Uno su 20 se si tratta di collaboratore. E nello stesso periodo, l’1% dei lavoratori ‘fissi’ rischia di perdere il posto, contro l’8% degli atipici”. Due le conseguenze negative di questa instabilità, legate all’aspetto salariale e a quello formativo: non si spende tempo e denaro sulla formazione dei giovani “in scadenza”.
Riforma del mercato del lavoro e della contrattazione, meccanismi più stringenti per legare i salari alla produttività dei lavoratori, premiando maggiormente gli investimenti in istruzione. Queste le proposte di Boeri per far ripartire l’Italia. Riforme, nella maggior parte dei casi, a costo zero per le casse dello Stato. Spunti utili, ha rilevato il presidente di Spinner Paolo Bonaretti intervenendo all’incontro, anche per impostare “una visione di sistema del mercato del lavoro regionale, in un processo di innovazione e competitività, seppure in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando. A questo proposito – ha ricordato Bonaretti – Spinner 2013 continua a rivolgere la propria attenzione alle persone con alta qualificazione, riposizionando allo stesso tempo le proprie attività e strategie in funzione anticiclica, con nuovi strumenti che verranno presentati nelle prossime settimane”.
Tra le prime azioni in campo ci sono tre borse di ricerca pluriennali intitolate all’assessore Paola Manzini, scomparsa di recente, per ricercatrici impegnate in progetti di ricerca industriale sui temi dell’ambiente e delle scienze della vita, destinate a laboratori di alta qualificazione nell’ambito del programma Pari Opportunità di Spinner. Le stesse borse di studio saranno intestate all’assessore Manzini, particolarmente impegnata, durante la sua carriera professionale e politica, a sostenere il progresso femminile nelle azioni positive, attraverso la valorizzazione delle competenze e del merito.
Il programma Spinner 2013, nell’ambito del quale è stata organizzata questa Lectio Magistralis, è la Sovvenzione Globale per la qualificazione delle risorse umane negli ambiti della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Il programma Spinner 2013 nasce nell’ambito del Programma operativo regionale (Por) Fondo sociale europeo (Fse) Obiettivo 2 “Competitività regionale e occupazione” 2007-2013 dell’assessorato regionale alla Scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione Emilia-Romagna. È gestito dal consorzio Spinner, costituito da Aster, Fondazione Alma Mater e Invitalia.