Ancora una volta, ancora di più quelle che dovrebbero essere le istituzioni cittadine, a Modena scelgono prima l’appartenenza, e poi la
città. Condivido la posizione della Cisl, e del suo segretario: in un momento in cui le posizioni sono divergenti, a livello sindacale, non è corretto partecipare ad una manifestazione che rappresenta solo una delle sigle, a maggior ragione se tale sigla è quella più vicina all’area politica del Sindaco.


Ancora e sempre di più a Modena il legame rosso fra politica, economia e associazioni vince anche su persone ritenute dai più, di buon senso, come spesso viene descritto lo stesso Pighi. Ma quando il grande partito rosso, in tutte le sue forme chiama, tutti rispondono.
E’ il pensiero unico, è la mancanza di pluralità che a Modena sono ormai endemiche: ci sono sindacati di serie A e di serie B, ci sono
cooperative di serie A e di serie B, ci sono associazioni di volontariato di serie A e di serie B. E in un momento difficile come questo scegliere una parte, non aiuta l’uscita dalla crisi, non crea l’unità necessaria per faresistema, ma anzi aumenta il conflitto.
E con esso, la sensazione, che ormai è certezza, di una enorme fetta di cittadini che non si sente più rappresentata da un Sindaco e da
amministrazioni che vedono più fedeli alla loro parte politica che al bene comune della città.

Avv. Luca Ghelfi (PDL) Candidato alla presidenza della Provincia di Modena