prostituzioneHanno interessato anche l’Emilia- Romagna controlli e perquisizioni nell’ambito di un’operazione dei Ros e della Dda di Ancona contro la tratta di esseri umani.

Smantellata un’organizzazione a delinquere che reclutava ragazze nel Paese africano e le costringeva a prostituirsi in Italia, riducendole in schiavitù anche con riti voodoo. Trenta le ordinanze di custodia cautelare in esecuzione in Italia, Nigeria e Paesi europei. Tra gli indagati, due medici italiani che avrebbero fatto abortire alcune giovani. Dell’organizzazione facevano parte soggetti attivi anche a San Marino.

L’operazione denominata ‘Foglie Nere’ ha riguardato Marche, Lazio, Emilia Romagna, Lombardia, Nigeria, Spagna, Francia, Olanda, Germania, Grecia e Repubblica di San Marino. Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip del Tribunale di Ancona, su richiesta della locale direzione distrettuale antimafia, nei confronti di 15 indagati per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti. La droga veniva inviata da Madrid alle componenti attive in Piemonte e nelle Marche, con il sistema dei corrieri a pioggia. Per il traffico di droga l’organizzazione utilizzava le giovani donne nigeriane, che venivano poi avviate alla prostituzione sul litorale marchigiano.

Le indagini, dopo aver delineato il narcotraffico, si sono quindi concentrate sulla tratta, individuando tre gruppi di nigeriani collegati, dislocati sulla fascia costiera delle Marche, attivi nello sfruttamento della prostituzione di connazionali, fatte giungere illegalmente dal Paese di origine e ridotte in schiavitu’ con la violenza e le minacce ai familiari. Le cellule, capeggiate dalle cosidette madame, costringevano le vittime a versare i soldi guadagnati con la prostituzione per estinguere il debito contratto per il viaggio in Italia, per l’occupazione del luogo di sosta e per le spese di vitto e alloggio. Le ragazze nigeriane rese schiave dall’organizzazione criminale,  erano anche costrette a pagare le operazioni per le interruzioni di gravidanza a cui venivano sottoposte. Il costo degli aborti variava dai 300 e ai 2.500 euro.