FRANCESCO FALCONEIl segretario provinciale della Cisl Francesco Falcone condivide l’idea di convocare una conferenza territoriale per affrontare la crisi economica, lanciata l’altro giorno dal presidente della Provincia, Emilio Sabattini. «Bisogna intervenire subito a sostegno delle famiglie e delle imprese, altrimenti il 2010 rischia di essere addirittura peggiore del 2009 – afferma Falcone – Nel mese di maggio le domande di disoccupazione sono aumentate di 8.189 unità rispetto a maggio 2008, mentre la cassa integrazione è a livelli record e riguarda tutti i settori. Occorre passare dal dire al fare con risposte concrete ai problemi reali dei lavoratori e pensionati modenesi».

Per il segretario Cisl le istituzioni locali possono giocare un ruolo di stimolo all’economia sbloccando gli investimenti in opere pubbliche, in particolare le infrastrutture per mobilità, logistica, energia e reti informatiche. Contemporaneamente le nuove giunte comunali devono praticare una politica dei redditi che tenga conto del fatto che i bilanci di molte famiglie sono in grossa difficoltà avendo già attinto abbondantemente ai propri risparmi. Falcone si rivolge in modo accorato anche alle banche.

«Devono sostenere l’economia reale e preoccuparsi meno dei profitti. Questo – spiega il segretario Cisl – significa aiutare le imprese disposte a investire e le famiglie con il conto corrente in “rosso” a causa di licenziamenti, cassa integrazione, sospensione dal lavoro, mobilità, mancato rinnovo di contratti a termine ecc. In una parola, chiediamo agli istituti di credito di guardare di più ai bisogni della comunità e meno alla Borsa».

In conclusione Falcone si appella a tutti i soggetti pubblici e privati che ricoprono incarichi di responsabilità, invitandoli alla coesione e alla collaborazione per aiutare la società modenese a superare uno dei momenti più duri della sua storia. Un invito, quello del segretario della Cisl, rivolto in primo luogo ai nuovi sindaci e assessori, chiamati ad amministrare le istituzioni locali con spirito di servizio, cultura del fare e senza inutili contrapposizioni.