cartina_emiliaromagnaConfindustria Emilia-Romagna e Ance Emilia-Romagna, in una nota congiunta, hanno espresso un convinto apprezzamento per la revisione della Legge Urbanistica regionale recentemente approvata dall’Assemblea Legislativa, a partire dal metodo di confronto costruttivo che si e’ realizzato.

“Gli imprenditori – dichiarano la presidente di Confindustria regionale Anna Maria Artoni e il presidente di ANCE regionale Gabriele Buia – hanno condiviso con la Regione la necessita’ di un salto di qualita’ nella gestione del territorio, in grado di valorizzare le attivita’ economiche come fattore di sviluppo e attrattivita’ dell’Emilia-Romagna.

La nuova disciplina regionale sulla programmazione urbanistica rafforza la gamma di strumenti flessibili, capaci di rispondere alle diversificate esigenze di ampliamento e sviluppo delle attivita’ d’impresa, nel quadro di un uso responsabile del territorio, e cio’ e’ positivo”.

I rappresentanti degli imprenditori evidenziano, per la loro importanza, le nuove disposizioni a carattere strutturale relative a progetti di sviluppo industriale, che saranno approvati con una procedura rapida dal Comune e successivamente realizzati mediante intervento diretto. In questa direzione – sottolineano – va anche la scelta strategica di sostenere e puntare ad interventi di riqualificazione, seppure con un iter piu’ articolato, ammodernamento del patrimonio urbanistico ed edilizio esistente, ottimizzando il piu’ possibile la gestione del territorio. Anche la soluzione individuata per affrontare il complesso tema dell’edilizia residenziale sociale – continua la dichiarazione di Artoni e Buia – si caratterizza per un approccio pragmatico ed equilibrato, basato sulle effettive esigenze di ciascun Ente Locale e sullo strumento della negoziazione pubblico-privato, in grado di assicurare ad ogni intervento urbanistico delle imprese una complessiva sostenibilita’ economica.

Infine, le novita’ procedurali previste per l’approvazione dei Piani, in particolare di quelli attuativi, rappresentano una positiva risposta alle sollecitazioni delle imprese, specie PMI, a poter disporre di tempi rapidi e certi per l’adozione e l’approvazione degli interventi di sviluppo industriale.

Alcune perplessita’, secondo il Presidente regionale ANCE Gabriele Buia, derivano dal recepimento dell’accordo Stato-Regioni, conosciuto come “Piano casa 2”, nato per il rilancio immediato del settore delle costruzioni: “Nella sua rigidita’ di impostazione esso non sara’, molto probabilmente, quel provvedimento anticongiunturale di cui il settore edile avrebbe avuto bisogno: troppi limiti agli interventi e costi troppo elevati per la loro realizzazione”.