sport_calcioChe lo sport a Bologna, ma probabilmente nell’intero Paese, non se la passi troppo bene è sotto gli occhi di tutti. Restando ai fatti di casa nostra, in questa prima parte dell’estate, ci sono stati proposti quotidianamente e quasi esclusivamente i colpi di scena e le controversie che stanno interessando la principale società di calcio cittadina e le due più blasonate squadre di basket.

E’ indubbio che le sorti delle predette società stanno a cuore sia ai relativi tifosi, sia a tutti coloro che vorrebbero comunque vedere primeggiare nelle massime serie di campionato i colori di una squadra che di fatto rappresenta l’intera città.

E’ altrettanto scontato che le società in questione, se in buona salute, sono un volano anche per quelle delle serie minori locali e per l’economia del territorio.

Non va tuttavia sottaciuto il fatto che se si vuol parlare di crisi nello sport cittadino, occorre ampliare l’orizzonte dell’analisi e soffermarsi, con pari attenzione e dignità di cronaca, anche sulle difficoltà che, non solo da oggi, stanno incontrando le numerose società che promuovono lo sport di base.

Pare infatti che solo gli addetti ai lavori siano consapevoli che l’attuale crisi economica sta colpendo duramente queste realtà che basano la propria sopravvivenza sul volontariato e su un sempre più contenuto contributo da sponsorizzazioni.

Il ricorso alla generosità delle famiglie, sino ad ora disposte anche a fare notevoli sacrifici pur di sostenere le società dei propri figlioli (leggi accollarsi i costi delle trasferte, avvalendosi di mezzi propri), non può essere forzato ulteriormente per le note difficoltà che le famiglie stesse stanno affrontando. Né si può calcare troppo la mano sull’innalzamento delle quote di iscrizione sempre per le predette ragioni.

Nella cosiddetta opulenta Bologna suona dunque un campanello d’allarme anche per l’attività sportiva.

Sarebbe quindi auspicabile che tutti prendessero a cuore tale emergenza, ne traessero le necessarie conseguenze e si facessero carico di una campagna di monitoraggio e di sensibilizzazione per trovare con le istituzioni cittadine, con le realtà economiche e con le società sportive stesse, le soluzioni più opportune per non veder morire, in una lenta agonia, piccole e medie realtà sportive che hanno fatto la storia dello sport bolognese.

Il Coni Provinciale sarà anche in questa occasione in prima fila. Occhi puntati quindi anche sullo sport di base.

(Renato Rizzoli – Presidente CONI Bologna)