agricoltura_2Un grano con una più elevata quantità di amilosio, un amido benefico per la salute perché capace di svolgere una funzione prebiotica nell’intestino e di contenere l’indice glicemico. Varietà di frumento tenero particolarmente resistenti alla fusariosi della spiga, una patologia fungina che provoca l’accumulo di micotossine dannose per la salute. Sono due dei progetti realizzati grazie al finanziamento della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna, che dal 2004 hanno avviato una collaborazione per finanziare la ricerca e l’innovazione agricola e agroalimentare. Il protocollo d’intesa, che è stato rinnovato oggi a Bologna per il prossimo biennio dall’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni e da Filippo Sassoli de’ Bianchi vicepresidente della Fondazione Carisbo, ha permesso anche di sostenere uno studio per la mappatura genetica del grano duro, con l’obiettivo di mettere a punto strumenti innovativi per la selezione di varietà più resistenti alla siccità, alle malattie e con migliori caratteristiche nutrizionali e di costituire una filiera di grano tenero particolarmente adatto alla industria dolciaria. “In un quadro di forte calo delle risorse sul piano nazionale – ha sottolineato Rabboni – questo protocollo di intesa rappresenta una risposta di valore che mette in campo preziose sinergie per progetti che guardano non solo alle esigenze del mondo agricolo e dell’industria agroalimentare, ma anche alle aspettative di salubrità e di qualità dei consumatori”.

Rabboni ha ricordato che nel 2009 la Regione Emilia-Romagna ha stanziato complessivamente per la ricerca, l’assistenza tecnica e la formazione quasi 22 milioni di euro, circa il 40% in più dell’anno precedente. “Un investimento forte – ha sottolineato – deciso nella consapevolezza che il futuro della nostra agricoltura si giocherà sempre più sul fronte della qualità e dell’innovazione”.

Il nuovo accordo prevede diverse linee di ricerca. In prima fila, i cosiddetti alimenti funzionali, cibi cioè che, al di là delle loro caratteristiche nutrizionali, “fanno bene alla salute” perché possono svolgere un’efficace azione preventiva di determinate patologie, ma, anche, studi e progetti per migliorare la resa, la resistenza e la qualità delle principali colture, cerealicole in particolare e – novità di quest’anno – la collaborazione con il progetto AGER che vede impegnate ben 13 Fondazione bancarie, tra cui la stessa Carisbo, per finanziare ricerche nei settori ortofrutticolo, cerealicolo, zootecnico e vitivinicolo.

Dal 2004 a oggi la collaborazione tra Regione e Carisbo ha messo in campo risorse per 2,7 milioni di euro (di cui 1 milione 50 mila euro dalla Regione, 1 milione 500 mila dalla Fondazione e il resto da altri soggetti) che hanno permesso di sostenere 10 progetti. Diversi gli enti di ricerca impegnati. Oltre alla Produttori Sementi di Bologna, ente strumentale della stessa Fondazione, anche l’Università di Bologna, prestigiosi centri di ricerca stranieri, come il Cimmyt di Città del Messico e aziende leader come la Barilla.