Una coppa in corno di rinoceronte, una noce delle Seychelles, un elmo e una staffa finemente decorati. Sono alcuni degli oggetti “inediti” appartenuti ai Duchi d’Este, completamente restaurati ed esposti per la prima volta al pubblico a “Unica-Modenantiquaria”. I pezzi, provenienti dai depositi della Galleria Estense, sono delle vere e proprie rarità dell’epoca e testimoniano il gusto raffinato ed eclettico con cui gli Estensi arricchirono la loro collezione, da sempre famosa per la quadreria.

Si possono ammirare pezzi esotici come una coppa in corno di rinoceronte dalle linee sobrie ma notevole per la sua dimensione, e una noce delle Seychelles la cui montatura di manifattura spagnola è una testimonianza dei rapporti tra la casa d’Este e i reali di Spagna. Un’idea della ricchezza della vita quotidiana di corte ce la possono dare due oggetti in cristallo di rocca e oro dalla fattura raffinata. Sono inoltre esposti un elmetto fabbricato tra il 1590 ed il 1600 e probabilmente appartenuto a Cesare d’Este (1562-1628) o a un membro di casa Pio da Sassuolo, e una staffa facente parte di un’armatura oggi esposta al castello di Ambras in Tirolo ed appartenuta ad Alfonso II d’Este (1533-1597). Entrambi i pezzi, finemente decorati, testimoniano l’attenzione per la cura e la ricchezza dei particolari anche nell’esercizio delle armi.

Il recupero di questi oggetti è stato possibile grazie alla sensibilità e al contributo del Sindacato Autonomo Provinciale Mercanti d’Arte Antica Modenesi e di studio Lobo, organizzatore dell’evento, che hanno finanziato il restauro. Al termine dalla manifestazione, prevista per il 21 febbraio, i pezzi saranno prima esposti nella Galleria Estense e poi destinati all’allestimento stabile del Palazzo Ducale di Sassuolo.

Quest’anno, inoltre, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha disposto in occasione della manifestazione modenese la riduzione del biglietto di ingresso alla Galleria Museo Medagliere Estense del 50% a chi esibisce il biglietto di Unica-Modenantiquaria.