Oggi, presso la sede bolognese di Italferr spa, la società – che ha bandito e gestito la gara d’appalto della stazione Mediopadana per conto delle Ferrovie dello Stato – ha dato il via libera alla ditta Cimolai di Pordenone, affinché a partire da domani abbiano inizio le operazioni preliminari di indagine e bonifica dei terreni, necessarie su alcune aree affidate: al termine delle operazioni si procederà al successivo insediamento del cantiere presso il viadotto di via Gramsci a Mancasale, entro la fine di aprile.

Potranno così proseguire in loco le lavorazioni, che hanno per ora interessato solo le Officine di Pordenone dove, nelle ultime settimane, sono stati prodotti campioni degli scatolari metallici a sezione rettangolare (dimensione 20 per 120 centimetri), di altezza variabile fra 7,5 e 14,5 metri, che andranno a costituire i segmenti verticali (pilastri) dei singoli portali che compongono la copertura d’acciaio dell’infrastruttura. I campioni realizzati sono stati già visionati e approvati anche dallo studio dell’architetto Calatrava.

Nei mesi scorsi la Cimolai spa, aggiudicataria dell’appalto integrato della stazione Mediopadana, ha consegnato ad Italferr il progetto esecutivo dell’opera e in seguito è stata attivata la necessaria istruttoria tecnico-economica per l’approvazione del progetto. L’aggiudicazione di un appalto integrato implica infatti, oltre all’esecuzione dei lavori, anche l’elaborazione del progetto esecutivo dell’opera, pertanto la ditta friulana – a seguito della sottoscrizione del contratto con Italferr – ha dedicato alcuni mesi a questa fondamentale parte di progettazione. Durante questa fase, oltre ad essere state elaborate alcune ottimizzazioni tecniche, è stata anche individuata una modalità di montaggio dello scheletro dell’infrastruttura che consentirà di velocizzare l’assemblaggio dell’opera garantendo, come previsto, l’attivazione della fermata di Reggio Emilia entro il 2012.

La copertura della stazione Mediopadana, della lunghezza complessiva di 483 metri, sarà costituita da una successione ripetuta di 13 portali a sezione chiusa, fra loro geometricamente differenti, per complessivi 457, che in sequenza determineranno l’andamento sinusoidale che caratterizza l’infrastruttura. Il peso complessivo della fornitura d’acciaio arriverà a circa 14.000 tonnellate, quasi una volta e mezzo il peso della Tour Eiffel, ma la struttura interamente dipinta di bianco – colore distintivo della maggior parte delle opere dell’architetto Calatrava nel mondo – sarà comunque percepita come estremamente leggera. Onde in movimento, sospese nel pianeggiante territorio emiliano, percepite come tali tanto da chi viaggia sul treno ad Alta velocità che da chi percorre l’adiacente autostrada del Sole.