I lavoratori del gruppo Delta e le sigle sindacali che li rappresentano hanno deciso di organizzare, a partire dalla mattinata di oggi, lunedì 26 aprile, una manifestazione davanti alla sede bolognese del Gruppo Delta, in via Cairoli 8/f. Un presidio permanente deciso per ribadire le proprie richieste in concomitanza con il primo incontro tra commissari straordinari nominati dalla Banca d’Italia e delegazioni sindacali che, nella stessa sede, deciderà le sorti degli oltre 600 lavoratori in esubero.

I sindacati ribadiscono ancora una volta tutta la loro preoccupazione per una situazione che, ad oggi, prevede tra le prospettive future unicamente la proposta dei commissari nominati da Banca d’Italia e dal Ministero del Tesoro di un’imminente liquidazione del gruppo, con conseguente perdita di circa 600 posti di lavoro sugli 800 attuali. Per giunta in un quadro complessivo in cui, nel settore del credito, non sono ancora attivi ammortizzatori sociali in grado di mitigare la perdita del posto di lavoro e in cui non esistono offerte di acquisto che permetterebbero la ripresa delle attività produttive.

E partendo proprio da questa drammatica premessa che in una proposta congiunta le sigle sindacali avanzano con forza una serie di richieste, la prima delle quali è indirizzata direttamente al ministro Tremonti affinché firmi subito il decreto per l’attivazione del “Fondo emergenziale del Credito” (una sorta di cassa integrazione di settore), provvedimento che oltre a garantire un reddito alle famiglie, permetterebbe una più facile ricollocazione dei lavoratori.

Nel contempo, negli altri punti della proposta, i sindacati chiedono alle istituzioni (Regioni, Provincie e Comuni coinvolti) e alla Banca d’Italia un atto di forte responsabilità per la salvaguardia occupazionale. Un atto di responsabilità che non può non tradursi nel sostegno a un progetto condiviso che impegni le banche creditrici del gruppo Delta a farsi carico dei lavoratori che perdono i posti di lavoro.

“La Cassa di Risparmio di San Marino, la Banca d’Italia e le banche creditrici – ribadiscono i rappresentanti dei lavoratori -, in un intricato intreccio non privo di mancanze, hanno portato il gruppo finanziario Delta in questa situazione catastrofica e ora, ognuno per la sua parte, devono avere il coraggio di fare un passo avanti. Un passo avanti non solo nei confronti dei 600 lavoratori previsti in esubero (di cui ben 350 solo a Bologna e oltre 450 nell’intera regione), ma dell’intera collettività”.

“E l’unico modo per farlo – concludono i sindacati – è quello di definire immediatamente un piano credibile per la ricollocazione di tutto il personale. Di tutti quei lavoratori che nell’ordine delle priorità devono necessariamente avere la precedenza rispetto ai giochi di prestigio finanziari legati al recupero crediti”.

(Fabi, Fiba-Cisl,Cgil-Fisac, Ugl, Uilca)