I Vigili del Fuoco di Modena aspettano da cinque mesi il pagamento delle competenze accessorie (straordinari, prevenzione, vigilanze e formazione, indennità di turno, festivo, notturno ecc.). L’Amministrazione centrale, infatti, non ha ancora disposto gli stanziamenti sui relativi capitoli di spesa. La denuncia arriva dalla segretaria provinciale della Federazione nazionale sicurezza, il sindacato Cisl dei Vigili del fuoco, polizia penitenziaria e Corpo forestale dello Stato. «I ritardi nei pagamenti hanno toccato il massimo storico – afferma Paolo Ghinelli, segretario provinciale della Fns-Cisl di Modena – I compensi per il terremoto dell’Aquila, dove siamo tuttora impegnati, devono essere corrisposti addirittura dal mese di ottobre 2009. I crediti vantati dai colleghi ammontano mediamente a 700 euro. È una situazione intollerabile per la nostra categoria, che continua a prestare la propria preziosa opera di assistenza e soccorso tecnico urgente alla popolazione». Ghinelli sottolinea che ai ritardi nei pagamenti si aggiunge il fatto che il contratto di lavoro è scaduto da 28 mesi (secondo biennio economico 2008/2009), mentre ancora non si parla del successivo accordo che dovrà riguardare dal 2010 in poi. «Non è mai accaduto che i Vigili del fuoco percepissero ben due indennità di vacanza contrattuale. Si tratta – spiega il segretario dei Vigili del fuoco Cisl – di circa 20 euro per entrambi i periodi. Una cifra che fa ben immaginare il fermento e l’amarezza dei pompieri i quali, al di là degli apprezzamenti di rito per ciò che fanno, chiedono un maggiore rispetto che deve essere tradotto in atti concreti e tangibili. Solo gli emolumenti per la campagna boschiva della scorsa estate sembrano disponibili a breve, così come alcuni straordinari del 2009. In generale, però, da troppo tempo i Vigili del fuoco aspettano retribuzioni e una previdenza adeguate al rischio e alle caratteristiche del loro mestiere». Ghinelli ricorda che da anni mancano le risorse per la formazione del personale e per garantire un buon livello di soccorso alla popolazione e la sicurezza degli stessi operatori. «Chiediamo ai parlamentari e alle istituzioni locali di intervenire affinché la questione venga sbloccata. In caso contrario – conclude il segretario della Fns-Cisl di Modena – ci riserviamo di intraprendere idonee iniziative sindacali».