Nei primi quattro mesi del 2010 la Guardia di Finanza di Modena ha effettuato 70 verifiche fiscali in aziende di Modena, Carpi, Sassuolo e nella bassa modenese, riscontrando irregolarità nel 75 % dei casi: 51 gli imprenditori denunciati evasione fiscale e reati tributari (dichiarazioni fraudolente, emissione di fatture inesistenti), recuperati a tassazione 89 milioni di euro tra ricavi non dichiarati ed imposte non versate a vario titolo. Le aziende oggetto dei controlli sono attive nei settori dell’ intermediazione pubblicitaria, delle ceramiche, del commercio all’ingrosso di prodotti alimentari, della fabbricazione di apparecchi elettromedicali o di infissi in legno.

Tra le “tecniche di evasione” riscontrate, alcune sono state definite dalle fiamme gialle particolarmente insidiose: alcuni imprenditori, ad esempio – dopo aver costituito un gruppo di società a prima vista regolari, aventi come attività principale la distribuzione di materiale pubblicitario – avevano invece creato una società parallela, gestita da un prestanome, che si occupava di fabbricare fatture false per abbattere i ricavi prodotti dalle aziende pulite. C’era anche chi utilizzava personale assunto con contratti occasionali per mansioni e orari di lavoro del tutto diversi.