Si stanno per accendere i motori del bolide del team MMR – More Modena Racing dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, che tra qualche giorno scatterà al semaforo verde del mitico ed evocativo circuito automobilistico di Silverstone nel Regno Unito, dove sarà ospitata, dal 15 al 18 luglio, la manifestazione ‘Formula Student 2010’, un vero e proprio campionato mondiale tra squadre universitarie – con un’unica tappa – riservata a modelli di monoposto progettati e sviluppati interamente dagli studenti.

Per gli studenti universitari modenesi della facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari, ormai entrati nel novero dei migliori team dopo il nono posto assoluto (81 partecipanti) conquistato nel 2008, miglior piazzamento di sempre per una rappresentativa italiana, si tratta della settima partecipazione consecutiva. Sono 15 gli studenti che partiranno per questa competizione e che avranno la responsabilità di rappresentare durante i giorni di gara tutti i 30 colleghi che hanno collaborato al progetto. Toccherà a loro il compito di confermare e auspicabilmente migliorare i buoni risultati delle precedenti partecipazioni, avendo la pesante responsabilità di essere “portacolori” di una terra nota nel mondo come <Motor Valley>, dove – ancora una volta – si conferma quanto sia radicata la passione motoristica e, più in particolare, per i veicoli. Ma, quest’anno gli aspiranti ingegneri modenesi-reggiani avranno una motivazione ancora maggiore per emulare il passato ed il presente della passione tutta locale per le corse: la loro facoltà dal giugno scorso è stata intitolata al mitico “Drake”, Enzo Ferrari.

“Sin dalle primissime edizioni di Formula Student, gli studenti della nostra facoltà, in particolare gli allievi dell’Ingegneria Meccanica e dell’Ingegneria del Veicolo – commenta il Preside prof. Giuseppe Cantore – si sono dedicati con impegno e passione a partecipare a questa iniziativa ottenendo risultati sempre lusinghieri, e raggiungendo anche il miglior piazzamento assoluto mai conseguito da un’Università italiana a questa competizione. La continuità nel tempo del Progetto Formula Student, che richiede un continuo ricambio di studenti (sono oltre un centinaio quelli che si sono susseguiti dal 2003 ad oggi) è un’ulteriore dimostrazione della forte attrattività che i nostri corsi di laurea esercitano nei confronti dei numerosi giovani appassionati di motori e di vetture sportive che vengono a studiare qui a Modena da tutta Italia. Forte la valenza formativa di questa iniziativa che colma alcune lacune pratico-progettuali tipiche della formazione accademica, ivi compresa quella del lavoro di squadra. Ringrazio il Rettore, la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e tutti gli altri che hanno creduto nell’iniziativa supportandola moralmente e materialmente. Ringrazio anche tutti gli studenti per darci l’opportunità di sognare di vincere con loro”.

Per mesi questi ragazzi e ragazze, forti delle precedenti esperienze trasmesse da quanti li hanno preceduti in questa avventura fin dal 2004, si sono attivati per creare un affiatato team automobilistico, denominato MMR – More Modena Racing, in grado di far scendere in pista – secondo il Regolamento – un prototipo a ruote scoperte per competizioni su circuiti asfaltati.

<Formula student> è una rassegna, organizzata dalla SAE – Society of Automotive Engineering e da ImechE (Istitution of Mechanical Engineers), che mette a confronto le capacità progettuali, e manageriali di un crescente numero di universitari, provenienti dalle più famose istituzioni accademiche di tutto il mondo.

Quest’anno si è ulteriormente allargato il campo della competizione, perché a scendere in pista saranno ben 114 squadre, iscritte alle cinque classi in cui si articola questo singolare campionato. A difendere la bandiera dell’Italia nella classe regina ci saranno le vetture progettate dai team dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino, dell’Università di Padova e dell’Università della Tuscia – Viterbo.

“Per il nostro Ateneo – afferma il Rettore prof. Aldo Tomasi – la partecipazione al Campionato Formula Student è ormai di una presenza di prestigio, visti i risultati sempre più incoraggianti ottenuti dai nostri ragazzi. Il loro entusiasmo ed il loro impegno, che comunque non li distrae dallo studio ed è sottratto piuttosto al loro tempo libero, meritano davvero di essere accompagnati in questa avventura dal sostegno tanto dei loro docenti, che dell’intero Ateneo e degli sponsor, che hanno compreso quanto questa partecipazione sia fondamentale per la crescita professionale di questi giovani. Preparandosi a questo confronto, studiando la vettura e le soluzioni più appropriate acquisiscono a livello professionale una competenza ed abilità straordinarie, che arricchiscono il loro bagaglio culturale e diventano un patrimonio prezioso per il nostro sistema di imprese. Siamo davvero orgogliosi di questi giovani e delle loro capacità e siamo grati a quanti hanno creduto ed investito in questo progetto di studio, in particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, che da anni è schierata al nostro fianco per questa iniziativa”.

La classifica, che determinerà il team vincitore, scaturirà da una graduatoria finale di merito, redatta da una apposita commissione di gara che terrà conto del punteggio acquisito attraverso prove “statiche”, che valutano le caratteristiche tecnico/economiche del progetto (analisi tecnica dei componenti e dei sistemi installati in vettura; analisi dei costi; presentazione di un business plan), e prove dinamiche in pista (accelerazione sui 75 metri, velocità sul giro, agilità tra i birilli ), che includono anche una prova finale di durata (con annessa valutazione del consumo di carburante) per le vetture partecipanti alla classe regina.

Lo spirito che ha animato il progetto portato avanti dal team “MMR” è quello di impiegare, per ogni singolo componente della macchina, la soluzione in grado di offrire il massimo rapporto tra beneficio e costo, concentrando però le risorse umane e finanziarie su quelle aree progettuali che hanno una maggiore rilevanza ai fini della prestazione finale della vettura. Ciò comporta evidentemente scelte difficili, ed uno sforzo progettuale molto più elevato ogni qual volta si impieghino tecnologie a basso costo, anziché sofisticate. Ne è un esempio il telaio: mentre la maggior parte dei concorrenti utilizzano monoscocche in fibra di carbonio, la stessa tecnologia che si adotta in Formula 1, il team di Modena si è orientato verso un tradizionale traliccio di tubi, ma scegliendo l’alluminio come materiale ed ottimizzando attraverso analisi al calcolatore il disegno del sistema. Il risultato finale è stato un telaio con un eccellente rapporto rigidezza-peso, ad un costo di quasi un ordine di grandezza inferiore rispetto ad una monoscocca in carbonio.

Il gruppo dei circa 30 studenti, che hanno lavorato intorno al progetto, che provengono non solo da Ingegneria ma anche dal corso di Lingue e Culture europee della facoltà di Lettere e Filosofia, sono stati affiancati e incoraggiati da numerosi docenti di riferimento: il prof. Giovanni Sebastiano Barozzi, in qualità di coordinatore generale indicato dalla facoltà; il prof. Giuseppe Cantore, Preside della facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari di Modena; il prof. Antonio Strozzi ed il prof. Angelo Oreste Andrisano, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile che ha ospitato l’iniziativa all’interno dei suoi laboratori, oltre allo stesso Rettore dell’Ateneo prof. Aldo Tomasi, che li ha incoraggiati nella ricerca degli sponsor. Ad accompagnarli, ci sarà il prof. Enrico Mattarelli che, per incarico della facoltà di Ingegneria Enzo Ferrari, svolge fin dal 2004 il ruolo di Faculty Advisor, ossia di tutor in tutte le fasi del progetto fino alla gara. Ad essi si aggiunge il supporto all’attività progettistica fornito da Vincenzo Bellentani.

“E’ il sesto anno consecutivo – ricorda il prof. Enrico Mattarelli dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – che seguo i ragazzi in questa esperienza, ma è per me ancora una grande emozione vedere la vettura finalmente pronta, dopo quasi un anno di duro lavoro, durante il quale non mancano mai problemi, dubbi e difficoltà di ogni genere. Non smetto mai di stupirmi delle capacità e della tenacia di questi ragazzi, che periodicamente cambiano nelle loro facce e, tuttavia, sempre riescono a mantenere intatto l’entusiasmo e lo spirito del primo team. Costruire una macchina dal nulla, con un budget esiguo e rispettando tutti gli standard di sicurezza richiesti dal regolamento, farla funzionare correttamente e partecipare alla competizione più importante a livello internazionale è già di per sè un risultato notevolissimo. Non a caso, le Università italiane dove si riesce a fare questo in maniera continuativa si contano comodamente sulle dita di una sola mano. Manca ancora l’ultimo, decisivo passo di questa avventura, ossia il confronto con le altre Università da tutto il mondo. Non sarà un confronto alla pari, perché ci sono almeno una trentina di team che hanno budget più che doppi rispetto al nostro, sono composti da molti più studenti, si appoggiano a strutture altamente qualificate ed organizzate professionalmente. Sono però sicuro che anche quest’anno non sfigureremo, compensando il gap dai migliori team con la passione e l’inventiva che i nostri ragazzi hanno sempre dimostrato di avere nel loro DNA”.

Significativo ai fini della partecipazione studentesca al Campionato <Formula Student> l’apporto degli sponsor economici, che hanno reso possibile un’esperienza di questa portata particolarmente preziosa per gli iscritti di Ingegneria, e degli gli sponsor tecnici che, fornendo particolari meccanici di elevato valore tecnico, hanno creduto nel contenuto formativo di questo ambizioso progetto, oltre naturalmente a quello degli stessi docenti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile, che ha concesso anche la disponibilità di attrezzature e personale e l’accesso ai laboratori in orari notturni e festivi.

Fra gli sponsor economici vanno citati: la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Unicredit Banca, Caprari, Lapam-Federimpresa, Aci Modena e la Sebach Italia. Mentre fra gli sponsor tecnici vanno ricordati i contributi di: DuErre, Saima Avandero, Eku, DOW, Grimeca, CDA Asiago, HPE-Tubi Style Efi Technology, MKF Mollificio, Magneti Marelli, Aspa Modena, Faber, Motori Minarelli, Ricardo Software, Eaton, Apicom, DemoCenter-Sipe, Industrial Service, Special Insert, OMP, OEmme e New-Line.

“Ancora una volta devo ringraziare – dice il Direttore del DIMeC – Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Civile dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Angelo Andrisano – tutto il personale del Dipartimento, docente e non docente (tecnico e amministrativo) che anche in questa edizione della Formula Student ha dato il massimo sostegno all’iniziativa a conferma della totale dedizione che i colleghi e i nostri collaboratori sono abituati a profondere nelle iniziative che contribuiscono a migliorare il processo di formazione dei futuri ingegneri e che portano all’attenzione dei media l’organizzazione accademica di Ingegneria Enzo Ferrari. Un particolare ringraziamento ai tecnici del Laboratorio “pesante” del DIMeC e naturalmente all’ing. Rosario Giuffrida che quotidianamente ha condiviso con i ragazzi l’organizzazione del lavoro sottoponendosi anche a turni di lavoro onerosi e non previsti. Lo stesso ringraziamento agli altri tecnici che, come sempre, hanno mostrato grande sensibilità nell’andare incontro alle esigenze del team. Scontato il ringraziamento ai docenti per l’impegno profuso”.

Il gruppo del Team MMR – More Modena Racing e le funzioni:

Quintarelli Andrea Sospensioni e Pilota

Raimondi Francesco Sospensioni e Carrozzeria

Bucci Andrea Volante e Pedaliera

Cecamore Franco Motore e Cost Report

Stefani Fabio Motore e organizzazione trasferta

Lazzarini Alberto Gruppo ruota

Gibertoni Chiara Business Plan

Cilloni Dino Telaio

Chiappetta Marcello Carrozzeria e Pilota

Guerra Stefano Gruppo ruota e Pilota

Dell’Aversana Francesco Motore ed Elettronica

Manzali Claudio Gruppo ruota

Milano Marco Impianto frenante e Pilota

Setti Sabrina Business Plan e Sponsor

Esposto Filippo Trasmissione e Pilota

Laise Giuseppe Sviluppo motore

Trevisan Matteo Sviluppo motore

Caratteristiche tecniche della vettura:

Telaio: Traliccio di tubi di alluminio con pannellatura strutturale

Dimensioni: 2400mm, 1305mm, 1295mm

Passo: 1600mm

Carreggiata: anteriore 1200mm, posteriore 1150mm

Peso: 210kg

Sospensioni: Pull & Push road con ammortizzatori Rock shox

Gomme: Hoosier 13”

Impianto Frenante: Pinze AP racing con dischi Grimeca

Pompa Freno: AP racing

Assorbitore d’urto: scatolato d’alluminio

Motore: Monocilindrico Yamaha 660 modificato

Potenza massima: 58 CV

Centralina: EFI euro6

Acquisizione Dati: AIM

Trasmissione: differenziale autobloccante con trasmissione a catena

Carrozzeria: Fibra di vetro

Velocità massima: 180 Km/h

“La vettura 2010 progettata dal team MMR – commentano i ragazzi di More Modena Racing – è stata per noi una grossa sfida. La grande novità che caratterizza la vettura di quest’anno è il telaio in alluminio, finora inedito in questa competizione. L’alluminio consente una grande riduzione di peso (-30%), ma richiede anche un grosso lavoro di calcolo, per garantire la stessa resistenza dell’acciaio, come voluto dal regolamento. Molta cura è stata riservata alla scelta di soluzioni semplici e facilmente realizzabili al fine di mantenere costi accettabili e ottime caratteristiche strutturali. Un altro grande stravolgimento rispetto alle precedenti vetture è stata la scelta del gruppo ruota da 13 pollici. Così facendo abbiamo aumentato leggermente il peso totale della vettura ma grandi guadagni li abbiamo ottenuti in termini di guidabilità, forza frenante e tenuta laterale. Per quanto riguarda il propulsore, la nuova vettura è spinta da un motore monocilindrico Yamaha completamente modificato sia per rispettare il regolamento sia per ottenere maggiore potenza e minori consumi rispetto al motore in configurazione standard. I lavori di affinamento del propulsore sono stati molteplici: alleggerimento del manovellismo, rimozione del contralbero di equilibratura e nuova riequilibratura del sistema, installazione di un sensore di giri sull’albero a camme per poter sfruttare un nuovo sistema di iniezione fasata del carburante, un nuovo albero a camme con profilo più spinto che garantisce una potenza maggiore senza peggiorare i consumi e, infine, una ridefinizione completa dei condotti di aspirazione e scarico per migliorare la fluidodinamica interna del motore. Il risultato finale è una vettura molto più leggera dello scorso anno (-50 kg) e più efficiente dal punto di vista dei consumi, mossa da un propulsore che a dispetto dei vincoli di regolamento, eroga una potenza massima del 25% superiore all’originale”.